MAURIZIO COSTANZO
Pistoia

Valanga sull’Abetone con dispersi sotto la neve: ma è un’esercitazione

L’operazione congiunta tra i Vigili del fuoco e il Soccorso alpino della Guardia di Finanza voleva affinare la loro capacità di lavorare insieme e allenare i cani da ricerca in scenari di emergenza

L'esercitazione

Cutigliano (Pistoia), 7 marzo 2024 – Un’ipotetica valanga sull’Abetone con persone da ricercare disperse sotto la neve: questo l’obiettivo dell’esercitazione congiunta tra i Vigili del fuoco e il Soccorso alpino della Guardia di Finanza che si è svolta il 5 e 6 marzo. Lo scopo era ottimizzare la messa a sistema delle rispettive capacità operative e professionalità, per rendere ancor più efficaci ed efficienti le azioni a salvaguardia della vita umana. L’obiettivo era dunque quello di affinare la capacità di lavorare insieme nei soccorsi alpini di dispersi a causa delle valanghe. Nell’operazione sono state impegnate le unità cinofile del Nucleo regionale cinofilo dei Vigili del fuoco della Toscana e della Stazione di soccorso alpino della Guardia di Finanza (S.A.G.F.) di Abetone Cutigliano. Il primo giorno è stato dedicato alla standardizzazione delle tecniche di ricerca, attraverso la simulazione del rintraccio di persone travolte da una valanga, avvenuta realizzando nel manto nevoso una serie di buche, inizialmente aperte e superficiali e, via via, sempre più occluse e profonde. Lo scopo era quello di allenare i cani da ricerca, tecnicamente definiti ausiliari, ad affrontare scenari di progressiva maggiore difficoltà. Si è anche tenuta una sessione di familiarizzazione di questi ausiliari con gli impianti di risalita, prevedendone il trasporto in seggiovia. L’attività addestrativa, pianificata congiuntamente dalla Direzione regionale Toscana dei Vigili del fuoco e dal Comando provinciale della Guardia di finanza di Pistoia, si è sviluppata vicino al comprensorio sciistico di Abetone Cutigliano, in particolari nelle aree della “Val di Luce” e del “Lago Nero”.

Il personale specializzato dei Vigili del fuoco ed i militari del Sagf sono stati impegnati in diversi possibili scenari di ricerca e soccorso di persone travolte da valanghe, con l’obiettivo in condizioni quanto più possibile simili a quelle reali. Il secondo giorno è stata effettuata, invece, una prova sotto sforzo, per testare ed implementare le capacità di resistenza fisica delle unità, che ha visto gli operatori ed i loro ausiliari raggiungere a piedi l’area predisposta, dopo un percorso di circa 5 km, che si è sviluppato tra le località “Orto Botanico” e “Lago Nero”. Tutto questo è avvenuto grazie anche alla collaborazione prestata dai gestori degli impianti, per le ulteriori simulazioni di ricerca di soggetti travolti e sepolti da un’ipotetica valanga. Questo addestramento congiunto rappresenta un’ulteriore concreta attuazione dell’Accordo di collaborazione siglato, nel 2020, tra il Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile ed il Comando Generale della Guardia di Finanza, che ha la finalità di imprimere, nell’interesse della collettività, la massima priorità al rafforzamento della collaborazione fra le due amministrazioni, anche a livello periferico, nelle attività di soccorso e nelle emergenze di protezione civile, per assicurare la ricerca e il salvataggio delle persone, nonché la salvaguardia della pubblica incolumità. Per fare ciò, la Guardia di Finanza ed i Vigili del Fuoco, negli ultimi anni, non solo hanno ulteriormente incrementato le sinergie sul campo, come testimoniano i vari interventi in scenari di emergenza, ma hanno anche implementato lo scambio di reciproche esperienze e la condivisione delle migliori pratiche operative. Tra queste, con riguardo al soccorso in montagna ed in ambiente innevato, una particolare attenzione è stata riservata alle tecniche di addestramento e di impiego delle unità cinofile, nella comune consapevolezza che i cani da soccorso costituiscono un’insostituibile risorsa per la salvaguardia della vita umana, essendo in grado di individuare una persona anche al di sotto di uno spesso manto nevoso e iniziando a scavare nel punto preciso di fuoriuscita di segnali olfattivi riferibili ad un essere umano. I cani della Guardia di Finanza e dei Vigili del Fuoco vengano accuratamente selezionati e formati, insieme ai loro conduttori, in centri di formazione specializzati, dove i cani vengono stimolati alla ricerca attraverso il gioco e l’incentivo di un premio. Il “gioco” accompagnerà, poi, l’animale durante tutta la sua carriera lavorativa, contribuendo al salvataggio di preziose vite umane. Anche in queste due giornate addestrative, a conclusione di ogni esercizio, i cani hanno ricevuto il loro ambito premio, costituito dal giocare con il loro affezionato conduttore con un semplice manicotto. Maurizio Costanzo