Pistoiese, derby a nervi tesi. Lunga riunione in Questura

Solo nel pomeriggio di ieri si è deciso per il ’porte aperte’: ancora a causa dei debiti

Pistoiese, derby a nervi tesi. Lunga riunione in Questura

Pistoiese, derby a nervi tesi. Lunga riunione in Questura

Mentre Pistoiese e Prato procedono nel proprio avvicinamento al derby, anche le componenti extra-campo si stanno muovendo in vista di domenica. Tra queste vi è l’aspetto legato al tifo organizzato, o meglio alla mancanza del tifo organizzato. Sono infatti diversi mesi, precisamente dalla sfida col Lentigione del 20 dicembre, che lo stadio viene disertato dalla frangia più accesa della tifoseria arancione. I motivi, ormai noti, riguardano la spaccatura col dimissionario (e ancora non sostituito) garante del trust Maurizio De Simone. Anche contro il Prato gli ultras non entreranno al "Melani" e con ogni probabilità contesteranno da fuori l’attuale proprietà. Lo stesso De Simone che, per altro, manca in quella che era la consueta posizione in tribuna centrale ormai da diversi match casalinghi, mentre era invece presente domenica scorsa al "Comunale" di Certaldo ad assistere al rovinoso ko della Pistoiese.

Ma ieri è stata una giornata a nervi tesi, con lo spettro della partita a porte chiuse. Il rischio è stato debellato solamente nel primo pomeriggio di ieri, al termine un acceso tavolo tecnico iniziato nel corso della mattinata che ha visto protagonisti, come da prassi, i rappresentanti di entrambi le società, polizia di Stato, carabinieri, Guardia di Finanza, polizia municipale, vigili del fuoco e rappresentante del Comune.

Un clima teso in cui pare non siano mancate le schermaglie tra le parti in causa: tutto ruota intorno alla situazione debitoria in cui si trova attualmente la Pistoiese e che ha ripercussioni anche sulla pubblica sicurezza. Solo dopo le dovute garanzie fornite dal garante del trust orange si è deciso per il porte aperte, come si merita un derby della caratura di quello di domani, seppur nel clima di contestazione attuale. Le difficoltà economiche, per altro, sono tornate in primo piano dopo la determina dell’Ufficio promozione sportiva del 18 marzo scorso, che ha imposto al club il pagamento in un’unica rata dell’intero debito, ovvero oltre 37 mila euro. La Pistoiese non ha saldato le rate di gennaio e febbraio e come previsto dal Regolamento comunale è stata sospesa la rateazione inizialmente concessa alla società. Il club, nell’aprile 2023, aveva richiesto di poter rimodulare il proprio debito di quasi 50mila euro legato all’utilizzo di alcuni impianti sportivi e il Comune aveva concesso la rateazione in 30 rate mensili di 1.768,79 euro ciascuna. Immediata è stata la risposta della società arancione: "L’Unione Sportiva Pistoiese 1921 – si legge nella nota – provvederà a far valere i propri diritti nelle sedi opportune, anche in fase di eventuale contenzioso legale. Il club ha palesato un credito nei confronti del Comune di Pistoia di euro 63.024,00 (maturato al 23 giugno 2023), ampiamente dimostrato e documentato. Inoltre, sono in corso di valutazione tutte le inadempienze derivanti dalla mala gestione comunale avvenute nella stagione in corso".

Michele Flori