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Pistoia viaggia a tempo di record Mancano playmaker e ala piccola

Quasi completato il roster della nuova Estra Pistoia: continuità sul pacchetto italiani e stranieri futuribili

Pistoia viaggia a tempo di record Mancano playmaker e ala piccola

Il Pistoia Basket non ha messo tempo in mezzo: appena terminata la stagione la società si è mossa fin da subito per darsi una nuova veste. All’interno dell’organigramma societario sono arrivate figure importanti come il direttore generale Ettore Saracca, Andrea Di Nino come advisor per marketing e sociale e Giulio Pacini come responsabile commerciale. E’ arrivato un nuovo title sponsor del calibro di Estra (accordo triennale per una cifra complessiva di poco superiore al milione di euro, ndr) e a breve dovrebbe essere annunciato anche quello che sarà il main sponsor. La società si è mossa bene per avere tutte le figure giuste al posto giusto per affrontare una avventura importante e difficile come il campionato di serie A. Al contempo la dirigenza si è mossa anche per quanto riguarda all’allestimento della squadra ed anche in questo caso le idee sono state chiare fin dall’inizio. Il direttore sportivo Marco Sambugaro ha voluto puntare sulla continuità confermando il capitano Gianluca Della Rosa, Lorenzo Saccaggi, Carl Wheatle e Angelo Del Chiaro.

In buona sostanza il pacchetto degli italiani che in questi anni ha costituito la base della squadra e che ha consentito di raggiungere traguardi insperati. Come dicevamo è la tempistica che stupisce in positivo, tanto che Sambugaro portando in biancorosso Derek Ogbeide, Payton Willis e Ryan Hawkins ha quasi completato il reparto degli stranieri. All’appello mancano due giocatori che con tutta probabilità dovrebbero essere un’ala piccola e un playmaker. Ad oggi il lavoro sul mercato si è orientato nel cercare giocatori dalle grandi possibilità di crescita, elementi su cui il tecnico Nicola Brienza può lavorare per plasmare una squadra che sposi alla perfezione quelle che sono le sue idee di gioco.

Qualcuno potrà obiettare che si tratta di una "linea" legata al budget a disposizione. Diciamo che può essere vero in parte, ma non va dimenticato che Pistoia ha vinto il campionato di A2 non avendo di certo il budget più alto di tutti. Il successo è arrivato grazie ad una progetto iniziato due anni fa proprio con Brienza e Sambugaro e portato avanti con coraggio, grande professionalità, capacità e lavoro. Formare una squadra, un gruppo, dargli una propria fisionomia, un credo, un gioco preciso è una prerogativa di coach Brienza che trova in Sambugaro un alleato perfetto. Diciamo che l’idea di avere una squadra con giocatori da far crescere e migliorare non è solo una scelta dettata dal lato economico ma una progettualità che la società ed in particolare Brienza e Sambugaro si sono dati nell’ottica di riuscire a creare qualcosa d’importante.

Maurizio Innocenti