FILIPPO PALAZZONI
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Il post-partita del coach termale: "Siamo nelle migliori quattro squadre d’Italia, questo gruppo ha qualcosa di speciale». La gioia di Barsotti: "Abbiamo un cuore infinito»

Ha macinato chilometri lungo la sua area tecnica Federico Barsotti, non ha mollato la presa neanche un secondo e ha...

Federico Barsotti (Lnp-Treviglio Basket)

Federico Barsotti (Lnp-Treviglio Basket)

Ha macinato chilometri lungo la sua area tecnica Federico Barsotti, non ha mollato la presa neanche un secondo e ha preteso che i suoi ragazzi lo facessero lo stesso, tanto da chiamare time-out ogni qualvolta Treviglio riusciva a mettere insieme un mini-break. Ha finito stremato ma felice il tecnico termale per l’ennesima impresa della sua Fabo, che nonostante una rotazione più corta di due unità ha stritolato la Tav Treviglio Brianza dal punto di vista dell’energia, togliendole ossigeno e togliendole pure il posto in finale playoff: a sfidare Ruvo di Puglia ci andranno gli Herons. "È stata una gara a basse percentuali come spesso accade in questi casi, perché le gare-5 sono contraddistinte da grande tensione – ha commentato il coach montecatinese nel post-gara –. Noi avevamo più esperienza, loro più capacità di recupero essendo un gruppo molto più giovane e hanno prevalso l’esperienza e la compattezza difensiva che siamo riusciti a far valere: abbiamo corso, abbiamo difeso duro, abbiamo commesso meno errori e rispettato maggiormente il piano gara rispetto a domenica. Questi giocatori hanno dimostrato una volta di più di avere un cuore infinito".

Il condottiero degli Herons è già proiettato a ciò che aspetterà lui e i suoi giocatori nel prossimo turno, d’altronde solo quattro giorni separano Natali e compagni da gara-1 di finale: "Se penso alle quattro squadre che sono arrivate in fondo mi viene da sorridere: tre di queste sono corazzate che sono in finale già da qualche giorno, poi ci siamo noi, reduci da due gare-5 e con due giocatori importanti indisponibili – analizza Barsotti –. Se anche noi però siamo arrivati fin qui vuol dire che anche noi ce lo meritiamo, e vuol dire pure che abbiamo qualcosa di speciale, perché non so quante squadre ci sarebbero riuscite se avessero vissuto una stagione complessa come la nostra".

f. pal.

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