FILIPPO PALAZZONI
Sport

Fabo, a te la Supercoppa

Delirio Herons a Ravenna: Treviglio Brianza al tappeto .

Delirio Herons a Ravenna: Treviglio Brianza al tappeto .

Delirio Herons a Ravenna: Treviglio Brianza al tappeto .

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74

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81

TREVIGLIO Rubbini 14, Morina 11, Taflaj 8, Rossi 3, Anaekwe 11, Restelli 18, Anchisi 6, Agostini 3, Daccò ne, Ronchi ne. All. Villa

MONTECATINI Rossi 2, Aukstikalnis 19, Chinellato 14, Natali 5, Giombini 18, Sgobba 14, Kamate 3, Dell’Uomo 2, Ricci 2, Benites 2, Mastrangelo ne, Antonelli ne. All. Barsotti

ARBITRI Suriano, Di Nardi e Lanciotti

NOTE parziali 27-21, 42-43, 55-60

Dopo Roma c’è Ravenna. Due città che oltre ad avere la stessa iniziale da ieri, 14 settembre 2025, condividono un posto nella storia della Fabo Herons Montecatini. Una storia ancora breve ma che vede già due titoli all’attivo: alla Coppa Italia vinta nella capitale ora fa il paio la Supercoppa LNP conquistata al termine della kermesse in terra romagnola, dopo aver piegato 74-81 in finale una ostinata TAV Treviglio-Brianza.

Avvio scoppiettante al Pala De Andrè: Giombini ricomincia da dove aveva interrotto la sera precedente, Aukstikalnis sgancia una "bomba" in equilibrio precario ma dall’altra parte arrivano quattro triple e mezzo (una viene giudicata da 2 punti dopo il replay) che lanciano Treviglio sul 15-10. Si va avanti al ritmo della tabellina del tre: Anaekwe segna da sotto e mette anche il libero supplementare, Giombini colpisce anche dalla lunga distanza inaugurando un parziale di 7-0 che catapulta avanti i rossoblù. I viaggi in lunetta permettono alla TAV di riprendere in mano le redini del match, con Anchisi che trova il canestro del +6 biancoverde sul fil di sirena. Poca pazienza e tanta confusione all’alba della seconda frazione, la Fabo ha voglia di correre e quando riesce a farlo è inarrestabile: Aukstikalnis si fa trovare due volte al posto giusto in situazioni di contropiede e infila due triple che per uno come lui equivalgono a due rigori. La lotta a rimbalzo determina i vari strappi della partita, in generale se la cava meglio la squadra di Villa che dopo il canestro di Chinellato inanella un mini-break di 6-0. Un Giombini monumentale tiene a contatto la Fabo nonostante i troppi falli spesi dai Barsotti boys (saranno 14 al 20’), che mettono la freccia con la zingarata di Benites e arrivano con il minimo vantaggio alla pausa lunga (42-43).

La contesa riprende con il floater di Ricci e l’amnesia difensiva di Chinellato, che si dimentica Rossi in angolo e viene punito con la tripla della parità a quota 45. Treviglio sprinta e torna avanti, Aukstikalnis ha altre idee e impatta con una magia quasi da metà campo, Restelli lo imita timbrando due super canestri ma l’ultima parola spetta agli "aironi", che nei successivi cinque minuti chiude la via del canestro a Rubbini e soci e piazza un 10-2 di parziale fra terzo e quarto periodo che sa di mini-fuga. Tentativo che viene rispedito al mittente perché la TAV rosicchia 5 dei 6 punti di vantaggio che i termali si erano costruiti. Il quinto fallo con tanto di tecnico di Taflaj che spedisce Monteatini a +7 potrebbe rappresentare il turning point della partita, se non lo diventa il merito è quasi esclusivamente di Restelli, sontuoso nell’inventarsi canestri fuori da ogni logica e tenere i suoi agganciati agli avversari. Il layup del possibile -2 di Rubbini danza sul ferro ed esce, la bomba di Chinellato sul ribaltamento di lato invece trova solo la retina ed è sul canestro dell’ex Avellino che scorrono i titoli di coda del match. La Fabo si porta a casa il primo trofeo della stagione.

Filippo Palazzoni

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