REDAZIONE PISTOIA

Vivaismo, due associazioni si stringono la mano alla fiera di Rho

Oggi a Pistoia si celebra un accordo storico tra Avi e Anve per rafforzare il settore vivaistico pistoiese sui mercati europei, contrastando l'influenza di Olanda e Germania. La firma avverrà a Milano durante "MyPlant&Garden".

Vivaismo, due associazioni si stringono la mano alla fiera di Rho

Oggi pomeriggio si celebrerà un momento particolare, e rilevante, per tutto il settore vivaistico della nostra provincia e non solo. Due importanti associazioni, che tutelano gli interessi e i diritti del comparto, come l’Avi (Associazione vivaisti italiani) e l’Anve (Associazione nazionale vivaisti esportatori), per la prima volta nella storia si stringeranno la mano per dare vita a una sinergia che dovrà fortificare la presenza vivaistica pistoiese sui mercati, in special modo quello europeo per contrastare lo strapotere, in questa fase storica, in particolar modo di Olanda e Germania. L’accordo è un vero e proprio protocollo d’intesa e verrà siglato in un luogo altamente simbolico come quello della fiera di Milano Rho in occasione dell’ottava edizione di "MyPlant&Garden", ovvero il salone professionale internazionale sulla filiera del verde leader in Italia, che si è aperto ieri e andrà avanti fino a domani. E’ anche per questi motivi che, per il momento, non sono trapelati dettagli specifici del contenuto dell’intesa che, oggi pomeriggio alle 15.30, sarà firmata dai presidenti delle due associazioni, ovvero Luigi Pagliani e il pistoiese Alessandro Michelucci. In ogni caso, però, entrambi i protagonisti di questo accordo andranno a creare la giusta sinergia per lo sviluppo e la valorizzazione del comparto florovivaistico sul nostro territorio e all’estero, accorciando in maniera definitiva la distanza che negli anni passati si era registrata fra le due entità ed oggi oramai superata. Di sicuro, con questa sorta di matrimonio, due associazioni particolarmente importanti a livello nazionale per il mondo vivaistico potranno avere un peso specifico ancora più determinante in sede europea, rappresentando un numero maggiore di aziende per una filiera che basa moltissimo del proprio fatturato sull’export, anche oltre i confini dell’Unione Europea.

S.M.