Virus West Nile, "la zanzara è la prima fonte di trasmissione". Primo caso in Toscana

Il direttore di Malattie infettive, il dottor Blanc, rassicura: "Le condizioni della paziente stanno migliorando. Attivate tutte le misure"

Il dottor Pierluigi Blanc è direttore di Malattie infettive al San Jacopo (Castellani)

Il dottor Pierluigi Blanc è direttore di Malattie infettive al San Jacopo e responsabile della Struttura complessa malattie infettive 2 di Pistoia e Prato

Pistoia, 14 agosto 2022 - Una donna di 82 anni, residente a Ponte Buggianese, è ricoverata per meningoencefalite da West Nile virus all’ospedale San Jacopo nel reparto di Malattie infettive diretto dal dottor Pierluigi Blanc, responsabile della Struttura complessa malattie infettive 2 di Pistoia e Prato. L’anziana è arrivata al nosocomio cittadino una decina di giorni fa con un quadro di meningoencefalite a liquor limpido di sospetta natura virale. Un’ipotesi confermata dagli accertamenti che hanno documentato la presenza di un’infezione da Wnv: un virus che può essere trasmesso all’uomo dalle zanzare o da alcune specie di uccelli selvatici. Quello di Pistoia è il primo caso in Toscana dall’inizio dell’anno.

Dottor Blanc, come sta la paziente affetta da Wnv?

"È in miglioramento clinico rispetto alle condizioni iniziali. Al momento del ricovero, infatti, la signora presentava una forte encefalite, era in stato confusionale e non perfettamente orientata. La fase acuta è stata superata. Una previsione sulle possibili sequele richiede però un follow-up clinico che dovrà prolungarsi nelle prossime settimane. Generalmente il virus ha un decorso semplice nei soggetti sani che spesso risultano addirittura asintomatici. Le conseguenze possono essere più gravi, con forma neuroinvasiva, in pazienti fragili o con difese immunitarie basse".

È possibile individuare la fonte dell’infenzione?

"La paziente non ha effettuato viaggi fuori regione per cui il caso deve ritenersi come autoctono. La trasmissione all’uomo avviene da parte di zanzare ornitofile e alcune specie di uccelli selvatici possono fungere da serbatoio e amplificatore dell’infezione virale. Il 2 agosto avevamo ricevuto una circolare dal Ministero in cui si confermava la presenza del virus in Emilia Romagna, Veneto, Piemonte, Lombardia, Sardegna e Friuli Venezia Giulia. La Toscana non era tra le zone esposte".

Quali sono i sintomi?

"La maggior parte delle persone infette è asintomatica. Al contrario possono manifestarsi sintomi leggeri o banali che possono durare pochi giorni, in rari casi qualche settimana. Nelle categorie a rischio per età o condizione l’infezione, invece, può manifestarsi con sintomi neurologici anche gravi. Dalla cefalea alla perdita di coscienza, passando per la sintomatologia tipica della meningite".

L’attenzione è alta?

"È possibile ipotizzare che si tratti di un caso autoctono perché la signora non ha viaggiato. Ma non abbiamo ricevuto altre segnalazioni. Il West Nile non si trasmette da persona a persona tramite il contatto con malati. Il virus però infetta anche altri mammiferi, soprattutto equini".

Quali saranno adesso i prossimi step per tenere sotto controllo la situazione?

"Il caso di Pistoia è stato segnalato alla direzione sanitaria, all’Ufficio di igiene, all’Istituto superiore di sanità e alla Regione per la messa in pratica delle dovute misure epidemiologiche. Allertati anche i centri trasfusionali".

Quali le misure necessarie?

"Esiste un preciso protocollo previsto dall’Istituto che passa, se necessario, dalle operazioni di disinfestazione dell’area dove si è verificata l’infezione alla sorveglianza sanitaria dei conviventi dell’infetto ma unicamente per l’ipotetica vicinanza al serbatoio virale. È bene ricordare, infatti, che c’è trasmissione interumana".