Virus sinciziale, boom di ricoveri in pediatria

I casi in crescita da inizio dicembre con il San Jacopo che ha dovuto aprire un’altra stanza per aumentare i posti letto a disposizione

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L’influenza e la bronchiolite non danno tregua ai piccoli pistoiesi. L’impennata di casi è cominciata a inizio dicembre e ha mostrato qualche segnale di allentamento soltanto con le festività natalizie e la conseguente chiusura di elementari, materne e asili. Nel frattempo però la pediatria dell’ospedale San Jacopo è stata costretta ad incrementare i posti letto – passando da 15 a 18 – aprendo una stanza in più. "La scelta è stata dettata dalla necessità di ricoverare i bambini per mantenere sotto controllo le loro condizioni e scongiurare conseguenze importanti, possibili sebbene rare – spiega il dottor Rino Agostiniani, primario della Pediatria del San Jacopo nonché direttore dell’Area pediatria e neonatologia dell’Asl Toscana Centro e tesoriere Sip –. A livello territoriale vasto (considerando anche gli ospedali delle altre province, complessivamente sei, ndr) attualmente abbiamo 53 posti letto occupati su 60 e nove bambini trattati con ossigenoterapia ad alti flussi a causa di bronchioliti da Vrs".

Tra i ricoverati ci sono bambini molto piccoli, sotto l’anno di età, che sono i più vulnerabili. Detto ciò, le terapie intensive mostrano oggi una situazione decisamente migliore rispetto a una decina di giorni fa. Tutto merito delle vacanze che, con la riduzione dei contatti a scuola, han regalato un po’ di pace. "Ora ci aspettiamo una risalita – aggiunge il dottor Agostiniani invitando però tutti a evitare allarmismi inutili –. I virus respiratori sono sempre esistiti e sono sempre gli stessi. La diffusione del virus sinciziale è tipica di questa stagione. Ad essere cambiato è il nostro sistema immunitario. L’uso delle protezioni e tutte le misure adottate per contenere la pandemia, infatti, hanno fatto perdere l’allenamento al nostro sistema immunitario, ma questa è soltanto una fase". Insomma, niente paura anche se è bene prestare attenzione.

"La situazione è difficile, ma il sistema tiene seppur con grandi sforzi – afferma Giuseppe Banderali, vicepresidente Sip e direttore della Neonatologia e pediatria dell’ospedale San Paolo di Milano –. Registriamo un notevole incremento di accessi al Ps rispetto agli ultimi due anni: da novembre i posti letto sono sempre pieni, occupati per il 60 per cento da bambini con infezioni respiratorie, di cui il 20-25 per cento sono bronchioliti". Anche alla luce di questa situazione, la Società italiana pediatrica-Sip punta il dito sul sottodimensionamento delle terapie intensive pediatriche. "Assistere i bambini in unità di terapia intensiva dedicate significa migliorare la prognosi rispetto a coloro che vengono ricoverati in terapie intensive per adulti", chiude la presidente Sip Annamaria Staiano.

Elisa Capobianco