Vicofaro, emergenza migranti: 'Accolto chi non ha un posto dove andare, ci serve aiuto'

Don Biancalani: 'Sono arrivate altre sessanta persone che non vengono più ospitate altrove perché è finito il periodo di accoglienza. L'aggressione con un coltello dell'altro giorno? Solo un gesto di stizza, l'emergenza è un'altra'

Don Massimo Biancalani (Foto Castellani)

Don Massimo Biancalani (Foto Castellani)

Pistoia, 10 marzo 2018 - «Un episodio marginale, un gesto di stizza, conseguente ad un periodo di convivenza un po' difficile, perché in questi ultimi giorni stiamo accogliendo quasi 60 persone, per far fronte alle esigenze di tanti che altrimenti sarebbero a dormire per strada o alle stazioni». Così don Massimo Biancalani, parroco di Vicofaro e Ramini, parrocchie pistoiesi che accolgono richiedenti asilo, commenta quanto accaduto giovedì proprio a Ramini dove uno degli ospiti, un 25enne nigeriano, ha aggredito il compagno di stanza, minacciandolo anche con un coltello, sembra per futili motivi.

«In realtà - ha detto il sacerdote in occasione di una conferenza stampa - qui l'emergenza è un'altra. In questi giorni abbiamo accolto una sessantina di persone che nessuno vuole, ragazzi che sono stati mandati via da altre strutture, semplicemente perché hanno saltato qualche lezione di italiano, o perché per loro non ci sono più i contributi statali. Inoltre in questi giorni abbiamo fatto fronte all'emergenza freddo, accogliendo più persone possibile, perché altrimenti non avrebbero avuto un tetto e un pasto».

«L'emergenza vera è questa - sottolinea don Massimo - e per questo abbiamo bisogno di più volontari e di qualcuno che ci dia una mano a fronteggiarla. L'episodio dell'altra sera è meno grave di quanto sembri, anche il ragazzo che ha aggredito il suo compagno di stanza è dispiaciuto di quanto è successo».