Volge al termine la sconclusionata storia del viadotto sul Maresca, dopo un’attesa durata cinque anni. Lunedì 12 giugno il cantiere sarà ufficialmente consegnato dagli incaricati della Provincia alla Edilpontina di Latina. Con questo atto formale i lavori potranno iniziare anche subito. La conferma dal presidente della Provincia, Luca Marmo. Era stato lui stesso a indicare nei giorni tra il 5 e il 15 giugno la fine dell’attesa. Ieri qualche avvisaglia c’era stata. Il viadotto è monitorato 24 ore al giorno, ormai da mesi, nell’attesa del tanto atteso inizio, e nel pomeriggio sono state viste alcune persone sul ponte dopo aver aperto un varco pedonale, un gesto sufficiente ad alimentare la speranza.
La conferma del presidente Marmo ha definitivamente sgombrato il campo dai dubbi.
Ricordiamo, a margine, che Nicola Tesi, che era assessore alle strade, ha rimesso la delega per occuparsi con maggior impegno del suo Comune, del quale è stato confermato alla guida con l’83% dei consensi, e quasi contemporaneamente sono state modificate le posizioni organizzative, con nuovi incarichi e i lavori sul viadotto stanno per iniziare. Troppe concomitanze per non scatenare lo spirito dissacratore marescano.
Certo è che con assetti e persone nuove la libertà di movimento di Marmo è notevolmente aumentata. Questo senza che qualcuno si senta messo sotto accusa, ma che negli uffici della Provincia serpeggiasse da tempo un diffuso malumore lo si mormorava da tempo e che abbia condizionato la tempistica dei lavori è stata opinione diffusa. Nelle discussioni di paese, sia in presenza che sui social è stato scritto un po’ di tutto, da: "Andate alle Piastre che vi premiano di sicuro", a "I lavori inizieranno il trenta febbraio, questa volta la data è certa", fino ai recenti progetti di dare vita a iniziative che coinvolgessero la popolazione, non escludendo il blocco della circolazione.
Adesso dita incrociate fino a lunedì, citando Nino Manfredi: "Fusse che fusse a vorta bona".
Andrea Nannini