
Vendemmia, la produzione in calo "Colpa del meteo e della malattia"
di Giacomo Bini
PISTOIA
La vendemmia, in pieno svolgimento, prevede un calo della produzione medio del 20 per cento rispetto all’anno scorso ma con situazioni molto diverse da zona a zona e da azienda ad azienda. Il nemico dell’uva quest’anno è stata la malattia, la peronospera, che è stata favorita dalle condizioni climatiche: caldo umido e alternanza di alte temperature e piogge. La peronospera è un fungo che investe le foglie, i tralci, i fiori e i grappoli della vite e le piogge di maggio e giugno hanno impedito a molti viticoltori di effettuare nei tempi giusti i trattamenti necessari per limitarne gli attacchi.
"Il calo medio è in linea con i dati regionali – afferma Coldiretti – ma la situazione è a macchia di leopardo sui circa 600 ettari di superficie vitata in provincia, sui vari versanti delle colline di Montalbano e della Valdinievole e sulle colline attorno a Pistoia". "Noi siamo stati fortunati – dice Lorenzo Lunardi della società agricola Tacinaia, principale produttore di Vinsanto del Chianti Doc, che ha i vigneti sul Montalbano, tra Quarrata e Carmignano – la quantità raccolta è in linea con l’anno passato. La pioggia non ci ha impedito di accedere tra i filari per i trattamenti tempestivi e stiamo raccogliendo ottimi grappoli di Trebbiamo, che diventeranno tra qualche anno eccellente Vinsanto del Chianti Doc".
Lunardi è consigliere di ‘Vigneto Toscana’, soggetto associativo promosso da Coldiretti Toscana che si occupa di progetti di promozione e sviluppo delle produzioni vitivinicole territoriali. Sulla qualità, che sarà ottima, non ci sono dubbi, il problema è la quantità. "Sarà una raccolta scarsissima – dice Eleonora Ciardi della Fattoria di Casalbosco – ce l’aspettavamo una riduzione ma non in questa misura. Questo clima simil tropicale ha favorito la malattia e oltretutto quest’anno noi stiamo passando al biologico e quindi abbiamo avuto difficoltà maggiori, i nostri addetti hanno fatto un grande lavoro nei vigneti, ma l’incidenza della malattia si è fatta sentire. Punteremo comunque come sempre sulla qualità che sarà davvero molto buona". A Casalbosco non si arrendono e guardano al futuro come dimostra il massiccio investimento in dieci ettari di nuovi vigneti che stanno venendo su e daranno frutti tra alcuni anni.
È andata meglio alla Fattoria dei fratelli Betti a Quarrata. "Considerando i problemi derivati dal clima della primavera – dice Guido Betti – siamo abbastanza contenti, l’estate è stata buona e la qualità è molto buona". "È il periodo più delicato per i vignaioli – spiega Michele Bellandi, responsabile tecnico di Coldiretti – con una grandinata che potrebbe rovinare in pochi minuti il lavoro di mesi. Ma se le condizioni climatiche tenessero come ci auguriamo, l’abbassamento delle temperature notturne di queste settimane ci regalerà vini aromatici, fini e molto eleganti. Le uve sono in salute, non hanno subito, come accaduto lo scorso anno, alcun stress idrico: l’annata è molto promettente dal punto di vista qualitativo nonostante sia stata una annata molto complessa dal punto di vista fitosanitario". Bellandi sottolinea anche il problema dell’aumento dei costi per le aziende "da quello del vetro cavo per le bottiglie che fa registrare un aumento che ha raggiunto il più 54 per cento negli ultimi due anni, a quello dei carburanti per il funzionamento di trattori e mezzi agricoli. Per non parlare dell’annoso problema degli animali selvatici che ’banchettano’ tra i filari".