Pistoia, vaccino obbligatorio per preti, catechisti e volontari. Il decreto del Vescovo

Monsignor Tardelli: "La cura per la salvezza delle anime non può prescindere dalla tutela della salute dei corpi"

Il vescovo Fausto Tardelli

Il vescovo Fausto Tardelli

Pistoia, 23 settembre 2021 - Chi svolge servizi nelle parrocchie deve essere vaccinato e avere il green pass, a partire dai sacerdoti, i diaconi, i catechisti e chi fa volontariato: lo stabilisce un decreto del vescovo di Pistoia, Fausto Tardelli, emanato pochi giorni fa, che introduce alcune novità riguardo il comportamento da tenere durante le attività pastorali.

Il vescovo Fausto Tardelli
Il vescovo Fausto Tardelli

"La cura per la salvezza delle anime - recita il documento firmato da monsignor Tardelli - non può prescindere dall'impegno di tutelare la salute dei corpi: anche in questo tempo di emergenza la Chiesa ha sempre continuato ad annunciare il Vangelo, celebrare i Sacramenti e aiutare i poveri adottando adeguati protocolli in grado di prevenire infezioni da Sars-Cov-2".

"La situazione sanitaria - si legge ancora nel decreto - gli strumenti a disposizione per combattere la pandemia sono in continua evoluzione. In questo momento i vaccini sono ritenuti dalle Autorità competenti un mezzo importante per rallentare la diffusione della malattia e prevenire il Covid-19 almeno nelle forme più severe. Anche i test diagnostici appaiono più affidabili e più facilmente effettuabili e lo screening periodico si è rivelato un importante strumento di contrasto alla pandemia".

Se ai fedeli che partecipano alle celebrazioni liturgiche o che intendono fermarsi in chiesa per pregare non è richiesto il Green Pass, quanti però, svolgono un servizio o un ministero pastorale sono invitati ad accogliere le seguenti disposizioni del vescovo e a vaccinarsi se ancora non lo hanno fatto.

Le istruzioni

I sacerdoti e i diaconi "possono visitare gli ammalati; tenere incontri di catechismo e prendere parte come operatori ad attività educative e didattiche gestite dalle parrocchie solo se hanno ricevuto da almeno 14 giorni la prima dose di un qualsiasi vaccino contro il Covid-19 considerato adeguato dalle Autorità civili italiane oppure se sono guariti da non oltre 180 giorni dall'infezione da Sars-CoV-2, oppure se nelle 48h precedenti ad ogni momento in cui prestano i servizi sopra elencati effettuano con esito negativo uno dei test diagnostici approvati dal Ministero della Salute".

Identiche disposizioni valgono per chi svolge "il servizio di accolito e di ministro straordinario della Comunione"; per "catechisti, educatori, insegnanti al doposcuola o alle scuole di italiano per stranieri gestite dalle parrocchie, operatori maggiorenni d attività educative e didattiche gestite dalle parrocchie"; per coristi e cantori; per volontari Caritas o dei Centri di ascolto.

L'eccezione

"La visita ai fedeli in pericolo di morte in circostanze di urgenza, qualora non fosse possibile ottemperare a quanto stabilito, è comunque consentita", si legge nel decreto.

Catechisti, coristi, insegnanti

"Possono svolgere i servizi di catechisti, educatori, insegnanti al doposcuola o alle scuole di italiano per stranieri gestite dalle Parrocchie, operatori maggiorenni d attivita' educative e didattiche gestite dalle Parrocchie solo coloro che hanno ricevuto da almeno 14 giorni la prima dose di un qualsiasi vaccino contro il Covid-19 considerato adeguato dalle Autorita' civili italiane oppure che sono guariti da non oltre 180 giorni dall'infezione da SARS-CoV-2, oppure coloro che nelle 48h precedenti ad ogni momento in cui prestano il loro servizio (incontro di catechesi; doposcuola; lezione di italiano) effettuano con esito negativo uno dei test diagnostici per il SARS-CoV-2 approvati dal Ministero della Salute. Possono svolgere il servizio di coristi e cantori solo coloro che hanno ricevuto da almeno 14 giorni la prima dose di un qualsiasi vaccino contro il Covid-19 considerato adeguato dalle Autorita' civili italiane oppure che sono guariti da non oltre 180 giorni dall'infezione da SARS-CoV-2, oppure coloro che nelle 48h precedenti ad ogni momento in cui prestano il loro servizio (prove oppure accompagnamento della liturgia) effettuano con esito negativo uno dei test diagnostici per il SARSCoV-2 approvati dal Ministero della Salute. Possono svolgere il servizio volontario nelle strutture di servizio della Caritas o nei Centri di ascolto, solo coloro che hanno ricevuto da almeno 14 giorni la prima dose di un qualsiasi vaccino contro il Covid-19 considerato adeguato dalle Autorita' civili italiane oppure che sono guariti da non oltre 180 giorni dall'infezione da SARS-CoV-2, oppure coloro che nelle 48h precedenti ad ogni momento in cui prestano il loro servizio effettuano con esito negativo uno dei test diagnostici per il SARS-CoV-2 approvati dal Ministero della Salute.  Gli Accoliti e i Ministri straordinari della Comunione e i catechisti, gli educatori e gli altri operatori di attivita' educative e didattiche, i coristi e i cantori si impegneranno a rispettare le suddette disposizioni. Ufficio comunicazioni". conclude il vescovo.