Vaccino day over 40 in Toscana, disagi e dosi a ruba

Il caso di Pistoia è emblematico: esaurite tutte e 231 le dosi a disposizione

Code a Pistoia (Acerboni / FotoCastellani)

Code a Pistoia (Acerboni / FotoCastellani)

Pistoia, 26 maggio 2021 - Sono andate letteralmente a ruba le 231 dosi di AstraZeneca messe a disposizione presso la Cattedrale ex Breda in occasione del primo "Vaccino day" dedicato agli over 40 senza prenotazione. La risposta dei pistoiesi (e non) all'iniziativa è stata consistente: basti pensare che i primi soggetti si sono presentati attorno alle 16 per essere certi di rientrare in lista, nonostante le somministrazioni partissero dalle 19 (per proseguire fino alle 22). Con il trascorrere delle ore, l’esterno dell’hub vaccinale si è riempito fino a far registrare assembramenti nei pressi dell’entrata.

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La macchina organizzatrice ha dimostrato delle evidenti lacune, a cominciare dall’assenza di informazioni precise nei confronti della gente. Una volta arrivati alla Cattedrale infatti i cittadini non sapevano minimamente quale procedura dovessero seguire. Presente un solo volontario, peraltro impegnato a gestire l’ingresso dei prenotati.

E così, le persone si sono messe in proprio. In particolare è stata una vaccinanda, Claudia Rauty, a prendere in mano la situazione, stilando una lista con i nomi e l’ordine d’arrivo delle persone. La cosa ha funzionato ed è andata avanti fino a quando qualcuno non ha cominciato ad approfittarsene. In che modo? Scrivendo il proprio nome, quello dei familiari e poi salutando la compagnia, pensando di tornare più tardi.

Questo ovviamente ha destato nervosismo fra chi invece è rimasto pazientemente in attesa del proprio turno. Il caso ha voluto che, dalla biblioteca San Giorgio, proprio in quel momento uscisse il sindaco Alessandro Tomasi, impegnato in una conferenza stampa. Il primo cittadino, accortosi del parapiglia, ha preteso la presenza di un altro volontario all'esterno della Cattedrale per "regolare il traffico" ed evitare che qualcun altro potesse fare il furbo. Ad alimentare ulteriormente la tensione anche l’intervento di una sanitaria, protagonista di un’affermazione infelice: «Nessuno vi ha detto di presentarvi alle 16…».

Alle 19 poi i volontari hanno iniziato a chiamare i primi della lista per iniziare la vaccinazione.