REDAZIONE PISTOIA

Una via macchiata di sangue. Nuovo appello dei residenti: "Non vogliamo più morire"

Sulla Provinciale, negli anni, sono state contate diciassette vittime: l’ultima due giorni fa. I cittadini che fanno parte del comitato di Santomato parlano attraverso Daniela Rafanelli.

Una via macchiata di sangue. Nuovo appello dei residenti: "Non vogliamo più morire"

PISTOIA

Un appello forte a Comune e Provincia perché si mettano d’accordo sul tracciato della Variante alla Montalese e vadano avanti insieme per realizzarla viene dalla presidente del Comitato di Santomato Daniela Rafanelli: "Non è possibile che gli abitanti siano invischiati in questi problemi politici. Qui si parla del vivere civile delle persone su una strada in cui non vogliamo morire più". L’incidente mortale di martedì 13 febbraio, costato la vita a una donna, ripropone la drammaticità di una carenza di sicurezza sulla Provinciale Montalese che ha già fatto 17 vittime, compreso, nel maggio del 2021, un residente di Santomato investito mentre attraversava la strada a casa.

"I casi tragici dei morti per incidente su questa strada sono solo la punta dell’iceberg – fa presente Rafanelli – perché di incidenti con conseguenze meno gravi o addirittura senza che ci sia bisogno delle ambulanze ne capitano moltissimi. Da quando poi ci sono i lavori sulla tangenziale est il traffico è aumentato moltissimo e sono tornati i mezzi pesanti, la situazione è davvero insostenibile". Rafanelli fa anche un richiamo alla coscienza dei conducenti dei veicoli: "Si assiste continuamente a comportamenti irresponsabili. Nonsi rispettano i limiti di velocità, ma neanche la striscia continua perché ci sono continui sorpassi, perfino nel tratto dove attualmente sono in corso i lavori di Publiacqua e ci sono auto che sorpassano i mezzi fermi al segnale rosso per anticipare il verde dalla parte opposta. E’ indispensabile la coscienza di chi guida e occorrono maggiori controlli. Qualcosa è stato fatto per la sicurezza, come l’autovelox, ma è troppo poco".

Da mesi ormai c’è l’autovelox bidirezionale ed è stato collocato stabilmente soltanto nel box all’ingresso di Santomato venendo da Montale, mentre in precedenza veniva alternato tra Santomato e Pontenuovo. Tenerlo fisso in un posto secondo il Comitato ne riduce l’efficacia. "Sono state fatte tantissime multe – dice Rafanelli –, ma a nostro avviso non tutti gli introiti sono stati usati per la sicurezza di questa strada, avrebbero potuto comprare un altro autovelox perché ora ce n’è uno solo. Noi avevamo anche chiesto che gli autovelox fossero accompagnati da un controllo di pattuglie di agenti della polizia municipale e di quella provinciale sulla strada, perché le norme del codice della strada non sono rispettate, neanche la segnaletica, c’è troppa fretta e troppa disattenzione da parte di chi guida".

Enti pubblici, conducenti, organi di controllo sono richiamati alle loro responsabilità di fronte al dato di due morti in due anni e otto mesi.

Giacomo Bini