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Una scuola a energia "quasi zero". Il progetto per l’edificio di Catena

L'amministrazione comunale di Quarrata sta lavorando all'adeguamento antisismico ed energetico della scuola di Catena, con l'obiettivo di trasformarla in un edificio a energia quasi zero. Il progetto, finanziato anche da Conad e Fondazione Caript, prevede un investimento complessivo di circa 1.350.000 euro, di cui parte sarà coperta da contributi esterni. Resta da reperire il finanziamento rimanente tramite bandi o risorse proprie.

Una scuola a energia "quasi zero". Il progetto per l’edificio di Catena

"Un’azione con cui l’amministrazione comunale intende migliorare ulteriormente il patrimonio edilizio scolastico, rendendo la scuola più funzionale per gli alunni e per i docenti". Il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Patrizio Mearelli ha fatto il punto sull’adeguamento antisismico ed energetico che riguarderà la scuola di Catena. L’idea, sotto il profilo del consumo di energia, è quella di trasformazione la struttura attuale in un “edificio a energia quasi zero“ (nZeb), ossia un immobile caratterizzato dal massimo rendimento possibili sotto il profilo termico ed energetico, contraddistinto da consumi estremamente ridotti. In questo caso si parla di un’opera che sarà coperta anche con i contributi economici di Conad e di Fondazione Caript (complessivamente 350mila euro), per il quale il Comune aveva affidato nei mesi scorsi l’incarico per progettazione e coordinamento della sicurezza. Nel frattempo è stata valutata la fattibilità di un progetto approvato proprio pochi giorni fa. Quali saranno i prossimi passaggi? L’importo complessivo dell’operazione – come spiega la giunta Romiti –, considerando quindi l’adeguamento e tutte le opere collaterali, supera il milione di euro, attestandosi a circa 1.350.000. Potendo già contare sui contributi sopracitati di Conad e Fondazione, e aggiungendovi un contributo di circa 280mila che dovrebbe essere erogato dal Gse, resta quindi da coprire la cifra rimanente. L’amministrazione punta a reperire il resto della somma intercettando eventuali bandi o finanziamenti e ha già chiesto agli uffici comunali di monitorarne la pubblicazione. Non è però escluso che l’ente possa impiegare risorse proprie, qualora non venisse coperta la totalità della somma.

G.F.