Una musica "Florentia" I concerti al Fabroni

Parte la rassegna che sarà ospitata nel giardino del palazzo. Il primo appuntamento domani. con le note di Francesco Giomi

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Quando un rumore diventa suono e attorno ad esso nasce un progetto, una storia che rievoca sì quel rumore ma che si arricchisce di un senso nuovo, diverso, certamente forte. Anno 2018, a Firenze si celebrano due delle manifestazioni tradizionali cittadine più attese di sempre, lo Scoppio del carro nella domenica di Pasqua da un lato, il Calcio storico ogni giugno in piazza Santa Croce. Le piazze si affollano di rumori e lì c’è un artista del suono, Francesco Giomi di Tempo Reale, che sta eseguendo registrazioni sul campo. Poi a freddo, nel chiuso dello studio, ecco la selezione dei materiali raccolti, la rieditazione e la riproposizione in chiave musicale, "costruendo una partitura drammaturgica nuova e strutturata formalmente nel tempo, organizzata in una serie di strati sonori paralleli". Il frutto di questo appassionato lavoro lo si potrà apprezzare in una prima assoluta toscana domani, ore 19, nel contesto del giardino di Palazzo Fabroni (che ha festeggiato da poco il primo anno in questa nuova veste totalmente riprogettata) in un’azione sonora che porta il titolo di "Florentia" proprio dall’antico nome della città di Firenze. In questo scenario la suggestione sarà assicurata sì dal suono e dalla composizione, ma anche dall’interazione col luogo stesso che la ospita, da intendersi oggi più che mai vero spazio votato all’intersezione di linguaggi, storie e vissuti che s’intrecciano tutte in un contesto urbano dal carattere fortemente contemporaneo. Quello di domani non è che il primo di tre appuntamenti che compongono il "Fabroni sound garden", cartellone che si articola in altre due azioni sonore. Si prosegue infatti domenica 11 (ore 19) con la metamorfosi del giardino che per l’occasione sarà trasformato dal compositore elettroacustico francese Bernard Fort in un vero e proprio bosco dove a cantare saranno uccelli le cui specie sono particolarmente diffuse in Toscana. Quel che accadrà in questa sede sarà il compimento di un percorso acusmatico delicato e di rara emozionalità: il canto ornitologico evolve infatti in una struttura sonora fatta di altezze, frasi e gesti dal respiro poetico. Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero; l’ingresso è da via Santa numero 5.

l.m.