LINDA MEONI
Cronaca

Un secolo di storia attraverso il liscio

Al Manzoni, in esclusiva toscana, il progetto ideato da Riccardo Tesi e Claudio Carbone con un’orchestra multietnica

Appuntamento martedì 27 maggio sul palco del Teatro Manzoni

Appuntamento martedì 27 maggio sul palco del Teatro Manzoni

E’ ancora tempo di vivere il teatro con un appuntamento – l’ultimo delle stagioni 2024-2025 – dal sapore davvero speciale. È un’esclusiva toscana quella di martedì 27 maggio (ore 21) al Teatro Manzoni che ospiterà il progetto ideato, prodotto e diretto da Riccardo Tesi e Claudio Carboni dal titolo "Un ballo liscio", viaggio attraverso un secolo di storia del ballo popolare italiano per eccellenza. Sul palco, un’orchestra multietnica – composta da alcuni dei musicisti più rappresentativi della scena etnica, classica e jazz – rivisita, con rigore e spregiudicatezza, le melodie e i ritmi che hanno fatto danzare intere generazioni di italiani.

Accanto a Riccardo Tesi (organetto diatonico) e Claudio Carboni (saxophone) troveremo Nico Gori (clarinetto), Maurizio Geri (chitarra e voce), Roberto Bartoli (contrabbasso), Massimo Tagliata (pianoforte e fisarmonica), Gianluca Nanni (percussioni) e il Quartetto d’Archi Alborada (Anton Berovski violino I, Sonia Peana violino II, Nico Ciricugno viola, Tiziano Guerzoni violoncello).

Era il 1995 quando uscì "Un ballo liscio", un’opera che già allora seppe distinguersi come una cattedrale di originale virtuosismo in un deserto stereotipato legato al mondo del liscio e del folklore. A quasi trent’anni dal primo volume, Riccardo Tesi e Claudio Carboni, nel maggio dello scorso anno, hanno dato vita a "Un ballo liscio Vol.2" (edito da Egea), il nuovo capitolo del loro progetto artistico, con un collettivo inedito di ben quindici musicisti appartenenti a un ampio multiverso musicale e al quale hanno partecipato, nel disco, anche due straordinarie guest: Tosca e Fresu.

Un album sull’identità anticonvenzionale di una tradizione musicale che si trasforma e si evolve, riscoprendo sé stessa. Dagli echi classici di Carlo Brighi alle atmosfere bandistiche del Concerto Cantoni alle aperture jazzistiche di Gorni Kramer, senza dimenticare le contaminazioni etniche delle varianti regionali, bolognesi e le sonorità romagnole di Secondo Casadei.

Un’occasione per riscoprire il suggestivo impianto melodico, il virtuosismo strumentale, le affascinanti combinazioni timbriche e gli aspetti più celati e seducenti di un genere musicale immeritatamente sottostimato. "Oggi si riprende da dove ci eravamo lasciati – commentano Riccardo Tesi e Claudio Carboni –. Sempre in Emilia-Romagna, terra di tradizione e autenticità, dove nell’immaginario collettivo la musica è anche e soprattutto danza, balera, ballo popolare". I biglietti sono in vendita ai pressi di 20 (intero) e 10 euro (ridotto); prevendita in corso alla biglietteria del Teatro Manzoni (0573.991609/27112) e online su www.bigliettoveloce.it

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