
Serietà, impegno e spiccate capacità collaborative che gli sono valse la partecipazione alla "prima residenza artistica itinerante della scuola italiana" a New York. Un meritato riconoscimento per il giovane studente Damiano Buti della classe IIB, scuola secondaria dell’Istituto Comprensivo Raffaello che in questi giorni (fino a domani, per la precisione) si trova proprio nel cuore della Grande Mela, accompagnato dalla professoressa Diletta Scolari, nell’ambito del percorso formativo "MabArt".
Tutto è cominciato nell’ottobre scorso ed è poi proseguito in successive tappe fino a questo felice epilogo che vede Damiano unico studente a rappresentare Pistoia e la Toscana. L’Istituto Comprensivo Raffaello fa parte, dal 2020, della rete Mab, promossa dal Ministero dell’Istruzione nell’ambito delle azioni del Piano Nazionale Scuola Digitale. Il Mab è un laboratorio di mappatura collettiva e partecipata: l’integrazione tra la percezione di un luogo e il confronto con i diversi stimoli che quel luogo e chi lo abita offrono, dà vita a una conoscenza articolata, che diviene la base di una riflessione sul territorio, sulle sue criticità e potenzialità.
Buti faceva parte di un più ampio gruppo di sei studenti che a Milano nei mesi scorsi assieme ad altri alunni e alunne di tutta Italia (un centinaio in tutto circa) che in quella occasione hanno riflettuto su tematiche quali il rapporto tra gli esseri umani e l’ambiente in cui sono immersi, il coraggio non omologarsi, il rapporto tra arte e scienza. La squadra di cui Damiano Buti faceva parte ha presentato a Milano il progetto, risultato poi vincitore, "Plants and human in connection". Nella seconda fase del progetto, che si è svolta a Treviso nel mese di febbraio, la squadra ha concretizzato la propria idea, realizzando un’installazione interattiva in cui esseri umani e piante, in simbiosi, danno vita ad una sinfonia di luci e di suoni. Poi ecco la segnalazione che ha riguardato Damiano e il viaggio a New York.
"In questi anni – commenta Alessio Arnese, che è coordinatore della rete nazionale Mab nonché vicedirigente dell’Ic Raffaello – la rete ha formato più di duemila insegnanti e altrettanti alunni con una crescita costante che ci ha portati in giro tra eventi di formazione e di restituzione. Il percorso apre all’osservazione di un territorio e consegna parole chiave che aiutano alla lettura dello stesso – conclude –, i cui risultati potrebbero avere anche finalità di pubblico interesse, con narrazioni che aiutino alla realizzazione di progetti rivolti al turismo".
linda meoni