SAVERIO MELEGARI
Cronaca

Misericordia. L’entusiasmo dei volontari

Un racconto entusiasmante e appassionato di chi ha vissuto in prima persona i momenti che hanno cambiato la storia...

Un racconto entusiasmante e appassionato di chi ha vissuto in prima persona i momenti che hanno cambiato la storia...

Un racconto entusiasmante e appassionato di chi ha vissuto in prima persona i momenti che hanno cambiato la storia...

Un racconto entusiasmante e appassionato di chi ha vissuto in prima persona i momenti che hanno cambiato la storia della Chiesa cattolica con la nomina, da parte dei cardinali in Conclave, del primo Papa americano, ovvero Leone XIV. In piazza San Pietro, in mezzo a decine di migliaia di fedeli che aspettavano la tanto agognata "fumata bianca", c’erano anche i volontari della Misericordia del capoluogo in servizio: quattro persone, col giaccone ben riconoscibile dell’Arciconfraternita con sede in via Bonellina, che erano entrati in azione a partire dalle 13.30. Loro, insieme a tantissimi altri, hanno fatto parte in questi giorni dell’esercito di volontari che assiepava piazza San Pietro nell’attesa di conoscere il nome del nuovo Papa. "Una meravigliosa piazza gremita di gente – affermano i quattro che hanno preso parte a questo momento storico – con una crescita continua fino alle 18.08, orario in cui è uscita la tanto attesa, ma inaspettata, fumata bianca. Sono esplose, come un boato, le urla delle migliaia di persone provenienti da ogni parte del mondo. Tutti hanno cominciato a correre, provando a scavalcare i controlli: una folla impazzita. La catena della sicurezza, però, ha funzionato: la piazza è stata chiusa. I telefoni non funzionavano più. In pochi minuti è stato ripristinato l’ordine". Ovviamente quelli sono stati gli attimi maggiormente difficili da gestire affinché nessuno si facesse male e che non ci fossero fedeli in difficoltà per problemi di salute. Fino alle 19.26 quando, poi, il nuovo Papa Leone XIV si è affacciato. "Una Piazza piena di colori, di persone da tutto il mondo, ma uniti verso un unico sguardo" il pensiero finale dei quattro volontari pistoiesi.

S.M.