Nel periodo post-pandemico, ed anche nei mesi successivi, sono stati un punto di riferimento fondamentale per tutte quelle famiglie che, da un momento all’altro, si sono trovate in grossa difficoltà a causa del lavoro che non c’era. Parliamo degli Empori della solidarietà: nella nostra provincia ce ne sono due, ovvero a Pistoia in via Ferraris e ad Agliana (dal 2022) nella sede storica della Misericordia. Secondo i numeri riportati dal rapporto 2024 sulle "Povertà e l’inclusione sociale in Toscana", queste strutture già dal 2023 hanno avuto un deciso cambio di rotta. Qualche numero: nel 2021 a Pistoia sono stati distribuiti 193.305 beni che sono diventati oltre 200mila l’anno successivo e scesi a 113.656 al 31 dicembre scorso. Tradotto in stime commerciali, si passa dai 430mila euro di prodotti erogati nel 2022 ai 156mila dello scorso anno.
A fronte di questa retromarcia, però, resta identico l’impiego dei volontari con 13mila ore di utilizzo nell’arco dei dodici mesi mentre calano i nuclei familiari dal picco di 956 del 2022 agli attuali 709. Beni distribuiti in aumento, invece, ad Agliana visto che dai 6.122 dell’apertura siamo adesso a 7.545 con, però, una diminuzione per il valore commerciale che passa da 15.900 euro a 14.400 euro. Da queste informazioni, quindi, sembra che il territorio stia assorbendo bene la fase di ripartenza post-Covid e ci sia minor bisogno di ricorrere a strumenti di estrema emergenza.