Un cimitero digitale per onorare i defunti."Ad ognuno il profilo social con foto e storia"

La realtà virtuale ai tempi del Covid aiuta ad elaborare il lutto anche a distanza: il codice Qr sulla tomba (vera) rimanda al web

L'ideatore del cimitero virtuale, Gabriele Russo, e una lapide esemplificativa

L'ideatore del cimitero virtuale, Gabriele Russo, e una lapide esemplificativa

Pistoia, 27 novembre 2020 - Si dice che l’anima dei defunti sopravviva per sempre nella memoria di chi ne custodisce il ricordo. Un ricordo che li rende, appunto, immortali. Adesso però l’eternità potrebbe diventare addirittura più di un’aspirazione affidata al buon cuore di chi resta sulla Terra. Piuttosto una promessa garantita dalla tecnologia, da una lapide 2.0 che conservi la biografia, le gesta e i sorrisi del caro estinto in un mondo virtuale dove non esiste – almeno idealmente – la parola fine. Basta un click su cimiteri.online per entrare in un cimitero virtuale dove esseri umani e animali hanno trovato un paradiso digitale grazie al quale resistere al tempo. Per loro c’è un profilo social post mortem che non ha davvero niente da invidiare a quello dei vivi in quanto a foto, video, audio e post.

A curarlo, dopo aver registrato un apposito account gratuito, i parenti che vogliono offrire così l’ennesima prova d’amore a chi li ha lasciati... compreso il fedele compagno a quattro zampe. Nulla vieta, però, che il gestore della pagina sia il defunto stesso che si impegna così a lasciare un ultimo diario ai posteri. E, più in generale, a chiunque voglia conoscerlo dopo aver notato il suo nome tra le tombe di un cimitero (vero): un Qr code, infatti, metterà in collegamento la tomba reale con quella digitale. Si punta lo Smartphone sul codice e tac, pronti a saltare nell’aldilà. L’originale progetto è firmato da Gabriele Russo, un 39enne pisano d’adozione che vanta esperienze professionali nel settore pompe funebri e discrete capacità informatiche.

Sul portale Cimiteri.online il defunto rivive attraverso un profilo social, come funziona? "L’utente crea, previa delega, una lapide 2.0 sulla quale non saranno riportati solo nome, foto e date, come nella realtà. Ma tutte le informazioni biografiche, immagini, file audio e video che si desiderano custodire in questo cimitero digitale. Bastano 48 ore per creare un’identità funebre digitale e un Qr code per collegarla alla lapide di marmo attraverso il quale visitare il profilo social".

Il suo progetto può rivelarsi strategico in un momento in cui il Covid ha ampliato le distanze, rendendo più difficile la comunicazione e quindi anche l’elaborazione del lutto per la perdita di un caro? "Il Covid è una delle circostanze più attuali che rendono utile la mia idea. Offrendo questo spazio gratuito, do modo a tutte le persone, che per qualche motivo si trovano impossibilitate o lontane, di unirsi e partecipare alla commemorazione".

Il portale è quasi una piccola città dove, oltre alle lapidi 2.0, esistono anche luoghi di incontro come Piazza del cimitero... "Esatto. Ho sviluppato anche un Marketplace e una sezione per disegnare il manifesto funebre, personalizzandolo con tanto di fiori e immagini di santi. Nelle ’vicinanze’ c’è anche il cimitero virtuale dedicato agli animali".

A chi si rivolge il servizio? "In primis alle famiglie in cerca di un posto sicuro per conservare e condividere le memorie dei propri cari; al singolo per lasciare una propria memoria biografica digitale in eredità; ai proprietari di animali, per creare una sepoltura digitale, ai loro “amici“ scomparsi; ai Comuni e alle istituzioni per creare un luogo di commemorazione digitale dedicato ai propri personaggi storici o famosi. Ma anche alle imprese di settore che vogliono poter offrire un servizio innovativo ai propri clienti e a chi opera nel settore a qualsiasi livello: operatori funebri, marmista, fiorai, giardinieri... che possono inventarsi così nuovi modi per mettere a frutto le proprie competenze, fornendo un servizio innovativo ai clienti, e scoprendo nuovi spazi pure pubblicitari".

In pratica, un’idea originale che potrebbe portare vantaggi anche alle aziende florovivaistiche? "Certo. L’opportunità di marketing vale per tutti gli operatori del settore, ai quali mi sto rivolgendo per presentare il progetto che si potrebbe rivelare particolarmente utile anche e soprattutto durante la pandemia".