
Emerson Fittipaldi è stato uno dei volti più iconici della Formula 1 degli anni Settanta, capace di vincere due campionati mondiali. e due. 500 miglia di Indianapolis (foto Castellani)
È stato uno dei volti più iconici della Formula 1 degli anni Settanta, capace di vincere due campionati mondiali nel 1972 e nel 1974 e due volte la 500 miglia di Indianapolis. La sua è stata una carriera costellata di vittorie e di gare emozionanti ma anche di difficoltà e battute d’arresto. E di un grave incidente, a Michigan nel 1996, che gli ha cambiato la vita. Emerson Fittipaldi ha fatto visita a Pistoia, ospite della Chiesa Presbiteriana, per raccontare e raccontarsi. "Ospitare Fittipaldi è un grandissimo piacere, ascoltare la sua testimonianza è sempre emozionante. Lui è stato un grande campione, uno sportivo di primo livello. Dal tragico incidente di Indianapolis 1996, però, la sua vita è cambiata. E adesso è bello ascoltare le sue parole" ha commentato il pastore Samuele Baroncelli.
"Mia nonna credeva molto in Dio. Aveva molta fiducia, e l’ha passata anche a me. Ancora oggi mi dico che se nel cuore ho Gesù sono sempre più che vincitore", racconta Fittipaldi. E ricordando il suo incidente, si commuove: "Dio mi ha salvato, e mi ha detto ‘adesso vieni nella mia squadra’. Prima dell’incidente la mia fede era qualcosa di privato. Ma da allora tutto è cambiato". Tanti i ricordi della sua carriera, nella quale ha collezionato molte soddisfazioni sportive. Ma il primo pensiero è per il padre, giornalista sportivo che ha fatto nascere in lui la passione per le automobili e per le corse: "Già da piccolo le seguivo, era bellissimo" ha raccontato Fittipaldi. E sul momento più bello della sua carriera, non ha dubbi: "Monza, è stata una giornata meravigliosa, indimenticabile. Quel giorno vinsi il gran premio e il titolo mondiale".
"Della mia carriera, di quanto ho fatto, non rimpiango niente. Penso di aver sempre dato il massimo, soprattutto perché all’epoca era molto difficile correre in automobile. Anche organizzare la mia squadra è stata una sfida molto bella e impegnativa ma sono molto contento di tutto" ha aggiunto. Ricordando gli anni della Formula 1, Fittipaldi non ha dubbi neanche su chi sia stato l’avversario per il quale ha avuto più rispetto: "Stewart. È stato un grandissimo campione, era velocissimo e bravissimo al volante. In quegli anni ci siamo praticamente alternati, lui vinse nel 1971 e nel 1973, io nel 1972 e nel 1974. Era davvero bravo, sapeva come guidare un’auto ed è stato sempre corretto". In chiusura il presidente dell’ACI di Pistoia, Antonio Breschi, gli ha consegnato un riconoscimento.
Corrado Ciampi