DANIELA GORI
Cronaca

Un addio pensando al Sole. Il colore giallo per Daniele. Folla in San Paolo per Benifei

Il ricordo commosso dei familiari e degli amici profondamente addolorati per la tragedia "Era un uomo semplice, ma vincente, perchè sapeva entrare nei cuori degli altri".

Il ricordo commosso dei familiari e degli amici profondamente addolorati per la tragedia "Era un uomo semplice, ma vincente, perchè sapeva entrare nei cuori degli altri".

Il ricordo commosso dei familiari e degli amici profondamente addolorati per la tragedia "Era un uomo semplice, ma vincente, perchè sapeva entrare nei cuori degli altri".

Il giallo. Il colore giallo è stato il simbolo dell’addio a un uomo che ha saputo lasciare un segno profondo del suo passaggio, che ha saputo amare, che ha saputo stare vicino a chi attraversava momenti di sofferenza e che ha saputo coltivare la gioia, l’amore per la sua famiglia, per i suoi adorati cinque nipotini e per la natura e il vento sul volto quando era alla guida della sua motocicletta. Daniele Benifei, morto domenica 22 giugno, a 64 anni, in seguito al tragico incidente avvenuto a Bolzano, dov’era in gita in moto con alcuni amici, era tutto questo. Ieri il commosso e affollato addio nella grande chiesa di San Paolo che ha potuto accogliere tutti coloro che hanno voluto tributargli l’ultimo saluto. La messa è stata celebrata da don Ugo Feraci e queste sono state le sue parole dopo il Vangelo delle Beatitudini: "Certamente c’è lo sgomento per una morte tragica che ci pare ingiusta. Dio sa che abbiamo bisogno di una sua parola. Ora, nella fede, la relazione con Daniele non si spezza, ma si trasforma. Le parole delle beatitudini ci avvicinano a Daniele". Tante dunque le persone che indossavano qualcosa di giallo rispondendo così all’invito dei familiari di Daniele per ricordare, con il colore del Sole, la sua solarità, il suo amore per il mare e per la natura. Tanti girasoli erano posati sulla sua bara e gli amici motociclisti indossavano la maglietta gialla del 1000Hp Motoclub. I ricordi dei familiari e degli amici si sono avvicendati dall’altare: "Sei sempre stato capace di stare vicino alle persone che soffrono", "Sei andato a fare un giro in moto e ora siamo qui a piangerti...". "Daniele era un uomo semplice, ma era un vincente, come lo sono tutte le persone capaci di entrare nei cuori degli altri".

"Hai fatto sempre tanto per noi. Hai toccato il nostro dolore non perchè era il tuo lavoro, ma perchè eri un vero amico. Ora, in questa tua nuova dimensione, ci aiuterai, e aiuterai la tua famiglia". Due brani sono risuonati in San Paolo: “La cura“ di Battiato all’inizio della celebrazione e una salsa, alla fine, per ricordare la passione per il ballo di Daniele e la sua capacità di affrontare la vita con il sorriso e con leggerezza. In chiesa sono state raccolte offerte in suo nome che saranno devolute al Meyer.

Daniela Gori