Ufficio postale in vendita Pioggia di voci critiche

I rappresentanti istituzionali alzano la voce in merito al "caso Prunetta". Lunedì, in occasione della convention di Poste, Marmo incontrerà i vertici

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Tante le reazioni alla notizia, che vi abbiamo riportato ieri, dell’annunciata messa in vendita dell’ufficio postale di Prunetta. Il sindaco di San Marcello Piteglio ha preso posizione annunciando che lunedì si recherà a Roma, dove Poste lancerà il progetto Polis funzionale. Anche Marco Niccolai, consigliere regionale Pd e presidente della commissione Aree interne, ha commentato: "Non entro nelle giustificazioni che ci sono state date: la cosa più importante è che, subito dopo la convention nazionale di Poste, si svolgerà il confronto tra il Comune e Poste Italiane. Noi saremo a sostegno delle posizioni del sindaco Luca Marmo, come ho già anticipato ai funzionari di Poste Italiane". I sindacati si muovono sulla stessa linea e, con un comunicato scritto a nome Slc Cgil, chiedono a Poste Italiane "quali siano le motivazioni nel procedere ad una simile scelta. L’ufficio Postale di Prunetta – proseguono – è infatti l’unico di proprietà di Poste nel territorio della Montagna Pistoiese, un locale sul quale è stato investito con una ristrutturazione e che potrebbe servire un bacino di abitanti in notevole ripopolamento. Tutto ciò anche alla luce dell’implementazione del progetto Polis che punta a promuovere l’accesso ai servizi della Pa attraverso il canale degli sportelli postali per i cittadini dei piccoli Comuni e delle aree interne del Paese. Chiediamo alle Istituzioni di continuare a farsi interpreti della necessità di riqualificazione dei territori più disagiati, e a Poste Italiane, di rivedere la scelta della vendita che non ha oggettivamente alcuna motivazione".

Anche Luciana Bartolini, Consigliere regionale della Lega, alza la voce: "Altro che riapertura a tempo pieno del servizio pubblico, la decisione è addirittura quella di privarsi della struttura – afferma –.Una determinazione che costringerà i residenti a spostarsi con inevitabili disagi, specialmente per le persone più anziane-precisa l’esponente leghista. Penso, dunque, che tale situazione sia materia per un intervento del Difensore Civico; siamo pronti, se non ci saranno cambi di rotta da parte del gestore, ad interpellarlo direttamente". Preoccupato anche il sindaco di Sambuca Fabio Micheletti, per quanto concerne la questione dell’ufficio postale di Taviano: "Faccio seguito alle mie precedenti comunicazioni – scrive il primo cittadino – per ribadire la necessità che l’ufficio postale di Taviano venga riaperto con assoluta urgenza. I lavori causati dall’incendio del 9 aprile del 2022 sono stati ultimati da tempo, non si comprende quindi il motivo di tanta inerzia". Insomma quella della chiusura degli uffici postali in Montagna è una questione molto calda: i cittadini temono ulteriori disagi.

Andrea Nannini