Cronaca"Tra confusione e dietrofront" Pistoia ecologista progressista attacca la giunta sulla raccolta

"Tra confusione e dietrofront" Pistoia ecologista progressista attacca la giunta sulla raccolta

Dal problema dei cassonetti al sistema ibrido, il gruppo di opposizione non risparmia critiche "Le risposte dell’assessore Sgueglia confermano che certe scelte sono state fallimentari".

"Tra confusione e dietrofront"  Pistoia ecologista progressista  attacca la giunta sulla raccolta
"Tra confusione e dietrofront" Pistoia ecologista progressista attacca la giunta sulla raccolta

"Le risposte dell’assessore Sgueglia alla nostra interpellanza in merito alle politiche sui rifiuti di questa Amministrazione confermano quanto stiamo dicendo da un anno e mezzo, ovvero che certe scelte si stanno dimostrando fallimentari". L’attacco è firmato Pistoia Ecologista Progressista, gruppo di opposizione in consiglio comunale. "La confusione regna sovrana sui cassonetti – argomentano poi –. Il presidente di Alia aveva dichiarato che tutti i cassonetti sarebbero stati cambiati, l’assessore lo ha smentito dicendo che in realtà verranno implementati. Oltre a prendere atto di questa grave incertezza, ci chiediamo come saranno implementate certe tecnologie in cassonetti già presenti sul territorio da due anni, mai entrati in funzione (a tutti i pistoiesi è stata distribuita una chiavetta mai utilizzata) e in gran parte in pessime condizioni. La realtà è che l’usura e il danneggiamento dei cassonetti, per quanto inaccettabile, deve essere considerato prima di spendere risorse per strategie sbagliate".

"Ci auguriamo che la giunta prenda finalmente atto che gli strumenti scelti non stanno funzionando – continuano da Pep – e qualche segnale di ripensamento da parte dell’assessore Sgueglia in effetti è arrivato. Per esempio sull’ecofurgone: a settembre avevamo chiesto di estenderlo alle zone collinari e la risposta fu negativa. Oggi Sgueglia ci dice di aver inoltrato una richiesta in questo senso ad Alia. Per non parlare del Dano: dopo oltre sei mesi di silenzio, siamo contenti di sapere dall’assessore che la giunta auspica la riconversione. Ma ci chiediamo che ne sia stato del progetto del parco che sarebbe dovuto sorgere al suo posto dopo la dismissione – tuonano –, cavallo di battaglia del sindaco in campagna elettorale".

"Più il tempo passa e più la giunta evidentemente si sta rendendo conto di aver scelto una strada sbagliata. È l’assessore stesso ad aver detto che sull’attuale modello ibrido ’non siamo legati a una scelta che riteniamo definitiva’ e ad aver ammesso che la scelta di rendere i cassonetti indispensabili salvo poi diminuirli aggiungendo altri disagi per i cittadini sta facendo emergere segnalazioni di cui occorre tenere conto". Non solo affondi, ma anche proposte: "Noi proponiamo ancora una volta il passaggio al porta a porta integrale con le isole ecologiche come presidio intermedio e più diffuso rispetto al solo e futuro centro di raccolta di Sant’Agostino", concludono.