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Tornano le borse di studio della Pallacanestro Agliana

Bravi a scuola, bravi in palestra: si rinnova l’apprezzata iniziativa neroverde

Tornano le borse di studio della Pallacanestro Agliana

Bravi a scuola, bravi in palestra. Come ogni anno, dal 2016 ad oggi (tranne che nel 2020 e 2021 a causa della pandemia), la Pallacanestro Agliana 2000 istituisce due borse di studio per i suoi allievi. Un premio ai ragazzi che si applicano maggiormente nello studio e nello sport. Attraverso questo riconoscimento, la società presieduta da Simone Caramelli intende sostenere i giovani capaci di ben conciliare l’attività di studio con la pratica sportiva agonistica, promuovendo così una vera e propria cultura dello sport. Un’iniziativa interamente coperta a livello economico dal sodalizio della Piana pistoiese. Le borse di studio saranno destinate a uno studente delle scuole secondarie di 1° grado e ad un alunno delle secondarie di 2° grado, tesserati per il club neroverde e frequentanti regolarmente l’anno scolastico 20232024. I ragazzi dovranno presentare entro il 30 novembre di quest’anno la copia della pagella dell’anno scolastico precedente, dalla quale saranno estrapolati i profitti, che sommati a quelli sportivi e comportamentali determineranno i vincitori.

Il beneficio economico concesso sotto forma di denaro è il riconoscimento ufficiale di una dimostrata eccellenza di risultati sportivi abbinati a un rendimento scolastico adeguato. L’importo della cifra sarà di 200 euro per lo scolaro delle scuole secondarie di 1° grado e 300 per quello delle scuole secondarie di 2° grado. "L’istruzione è importante a prescindere. Lo sport fa parte del percorso educativo di un ragazzo, ma deve esserci un connubio tra scuola e sport – afferma Romano Domini, vice presidente di Agliana –. Siamo abituati a valutare lo sport solo come competizione, ma è molto più di questo: è impegno, allenamento e passione che poi vengono espressi in gara. La partita è come un esame: se ho studiato e compreso riesco a superarlo. Senza alcun sacrificio non si raggiunge nulla nella vita, per cui il sapersi districare fra studio e sport è un processo di crescita del ragazzo".

Gianluca Barni