Elezioni Pistoia, Tomasi a valanga: ancora sindaco. Bis al primo turno e la sua lista vola

E’ stato rieletto col 51,7%, Fratoni si ferma al 28,2% anche per il buon risultato di Branchetti (12,6%). Delude il terzo polo, spariscono i grillini. Tra i partiti male Pd e Lega, sorridono FdI e Forza Italia-Udc

Pistoia, 14 giugno 2022 - Vittoria al primo round con un bis, quello di Alessandro Tomasi, destinato a fare davvero la storia di Pistoia dove la sinistra ha perso l’occasione per tornare a governare la "sua" storica città. La festa per il sindaco uscente è esplosa dopo le 21 – alla soglia dei 19mila voti – con lo scrutinio che è proseguito a oltranza. In piazza del Duomo ad aspettarlo una folla vivace di comuni cittadini, compagni di coalizione, sindaci (vicini e lontani e di altri colori), consiglieri regionali e parlamentari. Applausi e commozione per un risultato che è andato oltre le più rosee aspettative. Superando abbondantemente il 51 per cento, Tomasi (con lui un centrodestra coeso trainato dalle liste civiche, vedi il clamoroso successo di Ale Tomasi sindaco) ha seminato la rivale della coalizione di centrosinistra (Pd, M5s, civici riformisti e Pistoia progresso) Federica Fratoni che ha superato appena il 28 per cento. Dietro di lei, a "sorpresa", si è piazzato puntando ad un ambizioso 13 per cento Francesco Branchetti, in corsa con il neonato polo ecologista-progressista, forte dell’appoggio di Sinistra per.

 

Il trend - Lo spoglio è iniziato alle 14 con un dato eclatante che ha lasciato intravedere, sin dalle prime battute, la misura della sfida. Non è praticamente mai sceso sotto il 50 per cento Alessandro Tomasi, fatta eccezione per le prime tre-quattro sezioni (minori tra l’altro) quando ha toccato un 48,5 per cento. Poi una lenta ma costante risalita sino ad affermarsi in tutte le sezioni e arrivando a doppiare Federica Fratoni a metà pomeriggio. Lo stacco netto tra il sindaco uscente e la sua principale rivale del centrosinistra evidente già alla ventesima sezione conteggiata quando il primo cittadino uscente ha toccato quota 52,14 per cento lasciando Fratoni al 27,11 per cento. Leggera – ma non significativa – rimonta alla trentatreesima sezione scrutinata per l’aspirante sindaca che è riuscita per la prima volta a superare il 28 per cento. Alle 18 ancora qualche incertezza – più per prudenza che per statistica – giustificata dall’arrivo a rilento dei risultati dei popolosi Bottegone, Fornaci e Sperone. Solo una pia illusione per il team dem: Tomasi non ha più mollato la presa, proseguendo a velocità di crociera.

La querelle - Da Palazzo di Giano il consigliere regionale di FdI Alessandro Capecchi ha mosso critiche sulla disorganizzazione di un paio di seggi che avrebbe prolungato l’attesa. Ma mentre dalla squadra di Tomasi si invitava ad una lettura cauta dei dati, dal fronte centrosinistra arrivavano già parole di resa. Alle 19 i rumours di una telefonata di Fratoni al rivale principale, in pole position ormai da lunghe ore, per complimentarsi della sua rielezione. I numeri le hanno dato lentamente e inesorabilmente ragione, segnando tra l’altro la debacle dei grillini che l’appoggiavano, scomparsi dal radar, e del polo civico-riformista di Iacopo Vespignani. Tra i partiti male Pd e Lega, bene invece FdI e Forza Italia-Udc.