Testamenti che diventano un’opera teatrale. Stella Paci dirige lo spettacolo per il "Rafanelli"

Lo spettacolo "Capaci di intendere e di volere" del gruppo teatrale Legger_Mente, diretto da Stella Paci, in gara al concorso nazionale "Fabrizio Rafanelli", si esibisce domani a Bottegone. Un lavoro originale e premiato, nato da testamenti olografi e sperimentazioni drammaturgiche.

"Capaci di intendere e di volere" è lo spettacolo che va in scena domani sera, giovedì 29 febbraio (ore 21.15, ingresso libero) al teatro della Casa del popolo di Bottegone, in gara al concorso nazionale per compagnie amatoriali "Fabrizio Rafanelli". Un lavoro che è stato sviluppato da un’idea del gruppo teatrale pistoiese Legger_Mente, che lo porta in scena, e allestito sotto la regia di Stella Paci. La regista svela poco dello spettacolo e forse per questo stimola una maggiore curiosità nello spettatore. Sappiamo comunque che nelle scorse estati è stato portato con successo in lettura, in varie frazioni, piazze e borghi della montagna pistoiese e che ha vinto il premio speciale della giuria alla XXVI rassegna teatrale "Estate di San Martino 2023" di San Miniato (Pisa). Si tratta di alcuni testamenti olografi originali raccolti in pubblicazioni da un notaio, affidando a Stella Paci, responsabile del gruppo, la messa in scena. La regia è uno sperimentale esercizio di composizione drammaturgica, di ricerca, che va oltre i testi originali utilizzati. Il gruppo teatrale Legger_Mente nasce dalla volontà di alcuni ex allievi del Funaro che nel corso degli anni hanno condiviso corsi di teatro, dizione e lettura scenica guidati da professionisti, quali Loriano Della Rocca, Ornella Esposito e Massimo Grigò. Il gruppo è prevalentemente impegnato sul territorio con il teatro di narrazione, collaborando con associazioni e fondazioni locali per sensibilizzare su tematiche sociali. L’ultimo impegno è stato per il Giorno della Memoria, al Museo della Carta di Pescia, per il finissage della mostra della nota pittrice pistoiese Rossella Baldecchi con la lettura di un estratto di "La Tregua" di Primo Levi.

Piera Salvi