
La chiesa di San Giovanni Fuorcivitas
Un intervento economico cospicuo. Che supera i 400mila euro e che consente interventi importanti. Fondi che arrivano dal bando "Restauro del patrimonio artistico e digitalizzazione dei beni culturali 2024", di cui sono stati in questi giorni definiti gli esiti. E’ così, infatti, che Fondazione Caript sostiene progetti per preservare importanti edifici del patrimonio culturale, storico e artistico pistoiese.
La chiesa di San Giovanni Fuorcivitas e la chiesa di Sant’Andrea a Pistoia, il palazzo comunale di Montecatini Terme, la Loggia dei Capitani a Cutigliano fanno parte, con progetti per valorizzare archivi e inventari storici, dei 14 interventi complessivamente cofinanziati con 445mila euro attraverso questo bando. "L’attenzione ai diversi territori della nostra provincia – sottolinea il presidente di Fondazione Caript Luca Gori – è uno dei criteri che ci hanno guidato nella scelta dei progetti da sostenere. Una scelta che non è stata semplice, per le tante necessità di intervento in questo ambito presenti sul territorio e per le molte richieste di contributo che ci sono pervenute".
"Si tratta, dunque – prosegue Gori – di ottimizzare l’impatto delle risorse disponibili avendo ben presente, oltre alla rilevanza storica e artistica dei beni, la funzione di leva che queste possono avere, nel favorire a esempio l’avvio di progetti in grado di attivare ulteriori investimenti. Preservare e valorizzare il patrimonio culturale non può che essere un impegno condiviso a tutti i livelli della comunità e credo che, per quanto riguarda la Fondazione, anche con questo bando diamo un apporto significativo".
Tra i progetti più rilevanti sostenuti c’è il primo lotto dei lavori per restaurare e consolidare il complesso di San Giovanni Fuorcivitas, chiesa di Pistoia che, tra i suoi capolavori d’arte, custodisce anche la celebre Visitazione di Luca della Robbia. Il primo passo di un complesso progetto di restauro riguarda le coperture e le facciate della canonica e della sacrestia, che risalgono al Cinquecento e sono in condizioni precarie.
Sempre a Pistoia, a un’altra delle più importanti chiese della città, quella di Sant’Andrea, è destinato un contributo per sostituire l’illuminazione delle straordinarie opere d’arte che vi sono conservate e che includono il pulpito capolavoro di Giovanni Pisano.