Tentò di uccidere a coltellate il connazionale al centro d’accoglienza di Monsummano e poi si dette alla fuga verso la Francia, ma fu fermato nei pressi di Ventimiglia dalla polizia ferroviaria. Ieri è iniziato il processo per l’egiziano di 34 anni che il 29 gennaio 2024 aggredì un altro ospite di 24 anni del Cas in zona Vergin Chiusa che, a seguito delle coltellate inferte, perse l’occhio destro e subì il perforamento di un polmone. Il dramma si consumò intorno alle 6 del mattino a seguito di una lite per futili motivi tra gli ospiti del centro d’accoglienza monsummanese che poi è precipitata drammaticamente. La vittima, quel lunedì 29 gennaio, intorno alle 6.20 del mattino, mentre usciva per prendere la bicicletta e dirigersi al lavoro, fu stata aggredita alle spalle dal suo connazionale. Quest’ultimo si era appostato fuori dalla comunità in attesa del giovane.
L’aggressore iniziò a colpirlo con un coltello da cucina, dapprima alla schiena e subito dopo al volto. I motivi del folle gesto sono stati ricondotti a futilità e piccoli dissapori tra i due. La vittima fu subito soccorsa dagli altri ospiti della struttura e, subito dopo, dal personale del 118. L’allarme partì proprio dal Cas mentre l’aggressore fuggi su un treno in direzione della Liguria probabilmente per raggiungere la Francia e scampare l’arresto. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della locale stazione insieme a quelli di Montecatini e due giorni dopo sono riusciti a trovare l’uomo. Si trovava già a Ventimiglia. L’immediata attività d’indagine intrapresa dai carabinieri della stazione di Monsummano, insieme al personale del Norm della Compagnia di Montecatini, coordinata dalla procura della Repubblica di Pistoia, ha consentito di tracciare gli spostamenti dell’aggressore. L’uomo è stato localizzato sul treno IC 641 partito da Milano e diretto a Ventimiglia. Individuato e controllato a distanza, l’aggressore è stato fatto intercettare dalla polizia ferroviaria e poi è stato arrestato e trasferito nel carcere di Sanremo. La procura di Imperia ha poi chiesto al giudice delle indagini preliminari la convalida dell’arresto. La tempestività dell’attività d’indagine ha impedito che l’autore raggiungesse il confine francese per sottrarsi alla giustizia italiana, che invece proprio ieri ha iniziato il processo.