Teatro Quattro personaggi per Beatrice Fedi

Grande attesa per la straordinaria performance dell’attrice pistoiese che interpreta quattro uomini in "Memorie di un ciabattino"

Teatro Quattro personaggi per  Beatrice Fedi

Teatro Quattro personaggi per Beatrice Fedi

La guerra, il desiderio di libertà, i sogni di fanciullo, l’amore interrotto tra un padre e un figlio la cui forza resiste alle distanze nel tempo e nello spazio. È l’anno 49 avanti Cristo. Sullo sfondo le note vicende storiche culminate con il passaggio di Giulio Cesare al di là de Rubicone, allora punto di confine tra la Gallia Cisalpina e il territorio dell’Italia, diretto a Roma. Donato, abile ciabattino al servizio del senatore Catone, è costretto a seguirlo nella fuga lasciando a Roma il figlio Giulio di 7 anni. Quel che accadrà negli anni che si succedono è al centro dello spettacolo "Memorie di un ciabattino", in arrivo al Teatro Moderno di Agliana venerdì 17 marzo alle 21 (info e prenotazioni: 0574.673887; [email protected]), di Aleksandros Memetaj e Yoris Petrillo con l’attrice pistoiese Beatrice Fedi, produzione Anonima Teatri e Twain Centro Produzione Danza. Una ’prima’ toscana per lo spettacolo che ha debuttato lo scorso anno all’arena estiva del Teatro Tor Bella Monaca diretta da Alessandro Benvenuti e Filippo D’Alessio e che vede Beatrice Fedi alle prese con una complessa prova dove la protagonista indossa i panni di quattro personaggi, quattro uomini, in un continuo cambio di registro, linguaggio e personalità che ha richiesto non poco lavoro.

"’Memorie di un ciabattino’ nasce in realtà da uno spettacolo di gruppo che si chiama ‘Giulio’, di cui si pone come prologo – racconta Beatrice Fedi –. Una sorta di ‘spin off’ che ci è nato tra le mani durante il lavoro collettivo del gruppo, frutto di un’invenzione, di un’intensa improvvisazione scenica cucitomi addosso. Durante le prove mi sono stati consegnati dei bigliettini contenenti ricordi, aneddoti, suggestioni, parole scritte dai ragazzi di Anonima che evocassero storie vere. Quei bigliettini poi disseminati sul palco li ho piano piano aperti in corso di prova. Da lì sono nate gestualità, parole che gli stessi bigliettini mi suggerivano e così si è sviluppato il testo. Il risultato è un monologo della durata di cinquanta minuti, certamente uno dei più impegnativi in cui mi sia mai cimentata. Prima di tutto sul fronte della tenuta, ma poi anche per quel che riguarda la differenziazione dei personaggi, tutti al maschile che finiscono per confluire tutti nella figura di Giulio". Trentadue anni, trapiantata a Roma per assecondare vocazione, attitudine e passione per il cinema, Beatrice Fedi prosegue instancabile nella formazione, attualmente impegnata in una residenza al Teatro Comandini di Cesena nella compagnia d’avanguardia Societas Raffaello Sanzio di Romeo Castellucci, Claudia Castellucci, Chiara Guidi e Paolo Guidi. "Ho iniziato il mese scorso, avevo voglia di guardarmi intorno – aggiunge Beatrice –. Qui si respira una bella aria, una pagina del teatro davvero interessante, con una visione precisa e netta che combina con grande sapienza al teatro elementi dell’arte e della musica".

linda meoni