Tari, regalo di fine anno: saltano gli aumenti

Per un errore il Comune non ha pubblicato la delibera delle nuove tariffe sul sito del ministero e saranno ricalcolate sul 2021

Saltano gli aumenti della Tari del 2022 per un errore del Comune che non ha pubblicato la delibera delle nuove tariffe sul sito del ministero dell’economia e delle finanze. Le bollette della rata di conguaglio, già pronte per la stampa sono state bloccate e saranno ricalcolate sulla base delle tariffe precedenti, quelle del 2021, essendo le nuove tariffe non valide per legge a causa della mancata pubblicazione sul sito del Mef. Per le imprese e le famiglie montalesi è un inatteso regalo di fine anno, per il Comune è un mancato gettito di 124mila euro. Dell’errore, che inficia le nuove tariffe, si sono accorti i consiglieri di centrodestra che lo hanno segnalato al Comune. Nei giorni prima e dopo Natale gli uffici si sono messi al lavoro febbrilmente in contatto con l’Ato (l’Autorità di ambito per i rifiuiti) e con Alia (il gestore che prepara la bollette) per capire le conseguenze sul gettito della Tari e sul bilancio comunale. Mercoledì sera l’argomento è stato discusso nella commissione consiliare bilancio presieduta dal consigliere di centrodestra Lorenzo Bandinelli. "L’adempimento della pubblicazione della delibera sul sito del Mef non è stato rispettato – ha riconosciuto l’assessore alle finanze Emanuele Logli – la conseguenza è l’inefficacia delle tariffe Tari del 2022 e quindi l’applicazione anche nel saldo che sarà inviato delle tariffe dell’anno precedente".

"Le bollette erano pronte per la stampa, ma il ruolo è stato annullato – ha spiegato la responsabile del servizio tributi Tiziana Bellini – abbiamo comunicato al gestore Alia la necessità del ricalcolo secondo l’articolazione tariffaria del 2021. Siamo riusciti ad arginare il problema senza incorrere in illegittimità. La differenza tra il ruolo del 2022, che è stato annullato, e quello sulla base delle tariffe precedenti è di 124mila euro, con una parte minima per le utenze domestiche, circa 8mila euro, e la gran parte per le imprese".

Bellini ha spiegato che gran parte della minore entrata verrà "tamponata" con gli introiti previsti per un recupero di evasione della Tari per mancate denunce pari a 78mila euro di tariffa, più 26,500 euro di sanzioni e 10mila euro di interessi per un totale di 116mila euro: "Non si registrano squilibri di bilancio, perché ci saranno maggiori entrate in termini di contributi dello stato pari a circa 64mila euro e in più va considerato un fondo di riserva pari a 31mila euro. In sostanza il bilancio è in sicurezza".

"Ma gira e rigira – dice il consigliere Alberto Fedi – mancano sempre 124mila euro, per me è un danno erariale". "L’errore e il mancato controllo – afferma il consigliere Bandinelli – sono il risultato dello smantellamento dell’ufficio tributi che avevamo già a suo tempo denunciato".

Giacomo Bini