Tamponi in farmacia, ma i test non ci sono

La Regione ha annunciato l’avvio della campagna di screening gratuito per studenti e lavoratori prima che il servizio fosse attivato

Andrea Giacomelli, presidente Federfarma Pistoia

Andrea Giacomelli, presidente Federfarma Pistoia

Pistoia, 15 marzo 2021 -  Si può effettuare il tampone rapido gratuito una volta al mese nelle farmacie riservato a insegnati, studenti e rispettive famiglie? La risposta è: ancora no. Se lo sono chiesto in tanti in questi ultimi giorni in cui le farmacie sono state prese d’assalto per la corsa a chi prenotava prima il tampone. È stata la notizia della settimana, a diffonderla è stata la Regione Toscana, dopo aver approvato una delibera di giunta su proposta dell’assessore alla salute Simone Bezzini, come previsto in un accordo stipulato con le organizzazioni di categoria Federfarma e Cispel. Peccato però che, nonostante la volontà politica e la bontà dell’iniziativa, manchi ancora un tassello fondamentale del puzzle: le farmacie. I tamponi non sono stati ancora consegnati e non è nemmeno attiva la piattaforma per le prenotazioni.  

E poi  in quali farmacie sarà attivato il servizio? Non tutte dispongono di spazi idonei per svolgere il test in sicurezza, perciò servirà tempo per individuare una lista delle farmacie aderenti. Tuttavia sono stati in molti a rivolgersi alla propria farmacia di fiducia per chiedere di poter prenotare il tampone gratuito. "Precisiamo che le notizie sono giunte con un anticipo che, più che informare su un utile servizio – afferma Andrea Giacomelli, presidente di Federfarma Pistoia, l’associazione dei titolari delle farmacie – hanno creato un’aspettativa nella popolazione che al momento purtroppo non può essere soddisfatta". L’8 marzo la giunta regionale ha sì emesso la delibera per il test gratuito. In più è stata introdotta la possibilità per chiunque di effettuare in farmacia un tampone al prezzo calmierato di 22 euro. Come detto, però, le farmacie non sono pronte. "Vista la situazione critica che stiamo attraversando – continua Giacomelli –, le farmacie vedono con assoluto favore questo accordo, ma purtroppo sono a rimarcare che ancora mancano alcuni aspetti organizzativi essenziali che sono fondamentali per poter mettere in atto un progetto così lodevole per lo scopo che si propone e per il risultato di contenimento dei contagi che si potrebbe ottenere con uno screening così diffuso". E non si conoscono nemmeno quali farmacie aderiranno all’iniziativa. "Un elenco che ad esempio sta girando in questi giorni sui social, non è assolutamente attendibile, in quanto si riferisce ad altra e diversa iniziativa, ormai conclusa", sottolinea Giacomelli. "Federfarma Pistoia sta già lavorando per poter mettere il maggior numero di farmacie possibile nelle condizioni di aderire a questo accordo, che prevede requisiti certi non sempre facili da attuare. Comunque le farmacie private della provincia faranno di tutto per attivarsi".  

Samantha Ferri