REDAZIONE PISTOIA

’Tagli’ al reddito di cittadinanza "A rischio oltre duemila persone"

Preoccupazione dei sindacati dopo la pesante revisione della misura di aiuto da parte del Governo. Le stime parlano di una riduzione dei percettori del 23%, ma si temono pure percentuali più alte.

Sono migliaia le famiglie pistoiesi che si preparano a dover dire addio al reddito di cittadinanza, dopo il taglio deciso dal Governo Meloni. A fine giugno 2023, sono stati 3696 i nuclei famigliari in provincia di Pistoia che hanno percepito l’aiuto economico (tra reddito e pensione di cittadinanza), per un totale di 6888 persone. I dati, occorre sottolineare, si riferiscono però al solo mese di giugno 2023. I dati generali del reddito di cittadinanza, fino adesso, sono infatti più alti. "Tra 2021 e 2022 – sottolinea Daniele Gioffredi, segretario Cgil Pistoia – abbiamo avuto in provincia di Pistoia tra gli 10mila e i 11mila percettori del reddito di cittadinanza nell’arco di un anno. Famiglie che, magari, non prendevano l’assegno tutti i mesi ma che comunque erano coinvolte per parte dell’annata". Provincia di Pistoia che, ricordiamo, conta poco meno di 300mila abitanti in totale: dalla sua istituzione, insomma, il reddito di cittadinanza ha coinvolto circa il 4% della popolazione totale. Adesso, però, le cose stanno per cambiare drasticamente. Dopo 7 mesi di fruizione, infatti, gli adulti tra 18 e 59 senza figli minori, disabili oppure over 60 nel nucleo, perderanno il diritto all’assegno. Quanti saranno in totale a Pistoia? Impossibile dirlo. Le stesse stime a livello nazionale sono piuttosto discordanti.

Secondo l’ufficio parlamentare Bilancio, ad esempio, sarà il 22,9 per cento del totale dei percettori in tutta Italia. A Pistoia, insomma, diranno addio al sostegno – nella migliore delle ipotesi – almeno 2300 persone. Per 326 di loro, tra l’altro, lo stop è già realtà. E il rischio è che la realtà racconti una proporzione molto più alta. "C’è molta preoccupazione – aggiunge –, considerando anche che la cifra media a Pistoia del reddito di cittadinanza era la più alta in Toscana: 555 euro a testa al mese. Un valore alto che significa una provincia con un progressivo impoverimento delle fasce più deboli". Il reddito di cittadinanza, inteso nella sua forma originale voluta dal Movimento Cinque Stelle tre anni fa, ha mosso fino adesso una quantità di denaro molto importante nella nostra provincia. Considerando i valori medi, chi percepiva il reddito per dodici mensilità ha portato a casa, fino adesso, una media 6660 euro di sussidio. "Sul reddito di cittadinanza – conclude Gioffredi – c’è stata a volte una narrativa strana, si è parlato di incentivo al non lavoro. Sicuramente ci saranno stati alcuni furbetti, ma la stragrande maggioranza è fatta di persone che hanno perso il lavoro e che si sono trovate in grossi problemi economici. Per loro il reddito di cittadinanza era una voce fondamentale per far quadrare, almeno in parte, i conti".

Francesco Storai