
Un'ambulanza (foto d'archivio)
Pistoia, 28 agosto 2022 - Tragedia questa mattina nella caserma della Guardia di Finanza di Pistoia, in via dell’Annona.
Un maresciallo si è tolto la vita sparandosi un colpo con la sua pistola di ordinanza. L’allarme è scattato poco prima delle 7, quando il finanziere aveva terminato il suo turno. Immediati i soccorsi del personale della Misericordia di Pistoia e di Agliana, insieme al 118. Purtroppo, l’uomo è spirato poco dopo. Prima di compiere il tragico gesto avrebbe lasciato una lettera, spiegando le motivazioni che lo avrebbero portato a togliersi la vita.
"Un'altra tragica notizia ha travolto il mondo dei lavoratori della Guardia di Finanza e delle Forze dell'ordine. Nella giornata odierna, domenica 28 agosto, si è consumato l'ennesimo suicidio di un lavoratore in uniforme, quello che nei comunicati ufficiali diventa 'morte auto-procurata'. Un ispettore della G. di F. in servizio a Pistoia ha deciso di porre fine alla sua vita sparandosi con la propria arma d'ordinanza, nelle stesse stanze in cui lavorava". Così si legge in una nota il Silf (sindacato lavoratori finanzieri) Toscana e Pistoia.
"Come Silf esprimiamo pubblicamente il nostro profondo dolore per questa morte che si aggiunge all'incredibile ed inaccettabile lista di suicidi tra le donne e gli uomini in divisa - aggiunge il sindacato - Ovviamente non possiamo sapere se le motivazioni siano davvero ascrivibili a quanto può aver vissuto il lavoratore ma ci auguriamo che, almeno in questo caso, si avviino indagini puntuali per capire cosa sia successo nelle ultime settimane, confidando che con il recente insediamento del nuovo Comandante Provinciale di Pistoia, unitamente al Comandante Regionale che si è sempre dimostrato particolarmente sensibile a queste tematiche, si possa finalmente avviare un concreto percorso di analisi, intervento e crescita, coinvolgendo in tal senso le organizzazioni sindacali sul territorio".
"Come organizzazione sindacale non chiediamo di trovare singoli colpevoli (che nel caso devono rispondere alla loro coscienza prima di tutto) ma pretendiamo che si squarci, sul fenomeno dei suicidi in divisa, la cortina fumogena delle amministrazioni d'appartenenza, troppo spesso più occupate a salvaguardare la propria immagine che il benessere del personale, in tal senso avviando interventi immediati sulle criticità organizzative, alcune delle quali evidenziate proprio dal compianto lavoratore. Rimaniamo convinti che lo spirito di corpo non si dimostri nascondendo la polvere sotto un tappeto ma affrontando con onestà e trasparenza i problemi".