"Strozzati dai rincari". Agricoltori in piazza

La delegazione di Coldiretti alla protesta nazionale. Tesi: "L’aumento dei costi è insostenibile, tra le emergenze anche i cinghiali"

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Agricoltori pistoiesi in piazza a Milano, insieme ai colleghi di tutta Italia, per denunciare una situazione insostenibile che minaccia il lavoro, l’economia e la sopravvivenza del made in Italy a tavola, a causa dell’esplosione dei costi di produzione. Migliaia i contadini arrivati nel capoluogo lombardo con animali e prodotti tipici al seguito in occasione dell’apertura della tre giorni del ’Villaggio Coldiretti’ al Castello Sforzesco che si è aperta venerdì e proseguirà anche oggi. A guidare la delegazione di casa nostra il presidente di Coldiretti Pistoia Fabrizio Tesi. "Siamo qui con la prima manifestazione della nuova legislatura per ribadire che non c’è tempo da perdere e bisogna intervenire subito. Stiamo subendo insostenibili rincari, con una serie di attacchi alla nostra tradizione alimentare – spiega –. Il Villaggio Coldiretti serve a mostrare e ribadire l’eccellenza dell’agricoltura italiana, la forza amica del Paese. L’aumento dei costi insostenibile minaccia direttamente la disponibilità di prodotti per le forniture di cibo alle famiglie italiane con uno choc dal punto di vista alimentare, economico e occupazionale a livello nazionale. Ma siamo qui anche per mettere in guardia i consumatori dai gravi pericoli che circolano, ribadire la centralità del nostro agroalimentare e delle nostre eccellenze per l’occupazione, l’economia, l’ambiente e riaccendere la speranza per il futuro". Tanti i temi all’ordine del giorno nell’agenda di Coldiretti: dal caro bollette che strozza le imprese, la famigerata etichettatura a semaforo che rischia di penalizzare i prodotti simbolo della dieta mediterranea e della salute ma di premiare i prodotti industriali light, senza dimenticare il cibo sintetico ’coltivato’ in laboratorio. Anche nell’alimentare, così come sta facendo per il gas, il nostro Paese deve recuperare il tempo perduto e lavorare per ridurre la dipendenza dall’estero – spiega Coldiretti Pistoia – intervenendo nell’immediato sui costi energetici per salvare aziende e stalle per non perdere quegli spazi di autonomia e sovranità alimentare che fino a oggi le imprese agroalimentari sono riuscite a difendere per il bene del Paese.

"L’Italia non può fare a meno del Pnrr dove serve il massimo impegno di tutti per non rischiare di perdere quella che è un’occasione irripetibile – dice –. Fondamentale in questo senso sarà sfruttare i bandi a partire da quelli già pubblicati, dalle filiere al fotovoltaico che apre alla possibilità di installare pannelli fotovoltaici sui tetti delle stalle e cascine senza consumo di suolo, fino a quello della logistica per agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti". Sono cinque le priorità per Coldiretti Toscana: l’emergenza ungulati per cui l’associazione chiederà al prossimo governo un decreto di legge urgentissimo per modificare la normativa in vigore, ampliare il periodo di caccia al cinghiale e dare la possibilità alle regioni di effettuare piani di controllo e selezione nelle aree protette e l’attuazione del piano invasi per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici che hanno danneggiato, compromesso o ridotto il 30% della produzione agricola regionale.

co.da.