Sono dati allarmanti quelli forniti dall’assessore all’istruzione del Comune di San Marcello Piteglio, Roberto Rimediotti, sul trasporto scolastico, nel corso dell’ultima seduta del Consiglio Comunale svoltasi il 7 marzo scorso. "Analizzando le pre-iscrizioni per l’anno scolastico 2024/25 che dovevano essere presentate entro la fine di gennaio, il dato che emerge è preoccupante, - afferma l’assessore nel suo intervento - ovviamente essendo preiscrizioni non sono dati certi e definitivi, però mi soffermerei soprattutto su due di questi: uno è quello degli iscritti alla prima classe delle scuole primarie, che in totale nel nostro comune sono 22 e l’anno scorso erano 46, è anche vero che quelli che si scrivono alla prima classe di quest’anno sono quelli nati nel 2018, che è stato l’anno di crisi delle nascite, che è stato un anno straordinariamente basso e, anche se negli anni successivi c’è stata una ricrescita i dati non sono confortanti. Per quanto riguarda la distribuzione nelle varie scuole prendendo sempre in considerazione la primaria, a San Marcello sono sette a Maresca sono otto a Campo Tizzoro sono quattro e a Piteglio sono tre, quindi teoricamente stando alla legislazione tutte le nostre scuole sono a rischio di avere le pluriclassi sul primo anno; la normativa infatti prevede che si può fare la pluriclasse se il numero degli iscritti è inferiore a dieci. Da valutare la possibilità che ci sia un’altra classe da accorpare in modo che mettendole insieme si possa formarne una unica. L’altro dato significativo, e secondo me forse anche un pochino più preoccupante, riguarda le nostre scuole superiori, dove abbiamo tre indirizzi; liceo scientifico, ITI e c’è quello che si chiama FM che comprende anche un indirizzo turistico, amministrazione, finanza marketing, sarebbe quello che un tempo era la ragioneria. Il totale degli iscritti al primo anno delle superiori per il prossimo anno sono 29, l’anno scorso erano 53, di questi sono iscritti: al liceo cinque, all’ FM sono sedici mentre all’ITI sono otto. Questo mi sembra un dato di cui preoccuparci e su cui dobbiamo riflettere, secondo me anche come politica bisogna prenderne atto e cominciare a pensare a come proporsi per il futuro di fronte a questi numeri per le nostre scuole".
Andrea Nannini