Società pistoiese di storia patria, passi avanti per la nuova sede

Da inizio 2021 l’Ente è senza una casa. Pronto il trasferimento in San Jacopo in castellare, ma ci sono incognite su tempi e costi

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PISTOIA

Immaginare una sorta di ‘cittadella della cultura’, entro i cui confini insistano quelle realtà che sulla conservazione, sulla storia e sulla divulgazione abbiano concentrato da sempre il loro operato e mandato. Dove? In quello snodo centrale che ruota attorno a piazzetta delle Scuole Normali dove, sempre procedendo per proiezioni future, si incontrerebbero la biblioteca Forteguerriana, l’Archivio di Stato, l’associazione Storia e città, l’archivio storico della Caript e, sorpresa, la ritrovata sede della Società Pistoiese di Storia Patria. È un "panorama rischiarato", così lo definisce il suo presidente Luca Mannori, quello che s’intravede per una delle istituzioni più longeve della città, dopo mesi di incertezze. I guai erano cominciati a inizio 2021, quando la sede di via dei Pappagalli 29 (piano terra di Villa Baldi-Papini, immobile di proprietà comunale) fu transennata per presunti problemi strutturali e l’accesso alla sede inibito con a cascata una serie di perplessità sul futuro stesso dell’ente. Oggi i colloqui che si sono fatti ricorrenti tra i vertici della Società e il Comune guarderebbero in una direzione che appare condivisa (o così pare): la nuova casa dell’istituto sarà una delle porzioni di fresca ristrutturazione di San Jacopo in Castellare.

A disegnare lo scenario è lo stesso Mannori nell’ultimo "Bullettino Pistoiese", dove il presidente rende partecipi i soci degli sviluppi sulle sorti della sede della Società, ripercorrendo i vari passaggi della vicenda. "La soluzione individuata dal sindaco Tomasi prevede l’assegnazione alla Società delle stanze corrispondenti a quelle della ex canonica della chiesa di San Jacopo in Castellare, compresa nel complesso recentemente recuperato tramite un lungo restauro reso possibile dallo sforzo congiunto di Comune e Fondazione Caript. Una soluzione che già l’allora presidente dell’ente Caript, Ivano Paci, prefigurò per primo e che se confermata dal Comune permetterebbe non solo di assicurare una degna sistemazione ai nostri uffici e alla nostra biblioteca, ma anche di realizzare quella sorta di ‘cittadella della cultura’ che già Rauty aveva auspicato di veder nascere".

Gli spazi predestinati consisterebbero in una distribuzione su due piani più una piccola soffitta, mentre l’antica navata della chiesa rimarrebbe riservata alla diretta gestione del Comune da utilizzare come luogo per incontri culturali. Ma due, precisa Mannori, sono gli aspetti ancora da chiarire: i tempi di consegna da un lato ("auspichiamo fine 2023") e gli oneri di manutenzione del nuovo ambiente, "molto superiori rispetto a quelli per la sede precedente". Ed è in particolare quest’ultimo aspetto a richiedere ulteriori confronti tra le parti. Se per conto della Società c’è una certa prudenza, più sul piano delle certezze si orienta il Comune che in una nota spiega che "con la Società Pistoiese di Storia Patria sia stato concordato il trasferimento della sede dell’Istituto all’interno dei locali della chiesa, anche muovendosi per comprendere come perfezionare, a livello amministrativo, la concessione già attivata con la Società".

linda meoni