REDAZIONE PISTOIA

Terremoti, ecco la stanza per vedere l'effetto che fa / VIDEO

L'hanno realizzata prof e studenti del Pacinotti per la "CasaSicura Giorgio Tesi"

La stanza che simula il terremoto (foto Luca Castellani/FotoCastellani)

Pistoia, 18 giugno 2016 - Da oggi c'è anche una stanza dove si possono testare gli effetti di un terremoto nella "CasaSicura Giorgio Tesi" per la didattica della sicurezza domestica, in corso Gramsci 45.

A realizzarla sono stati professori e studenti del vicino istituto professionale Pacinotti, grazie al contributo di "Quelli del Cofax" che, come ha ricordato il portavoce Luca Innocenti, hanno devoluto i proventi della "biciclettata della salute" a favore di questo progetto.

"Adesso potremo far comprendere con una dimostrazione come si reagisce correttamente di fronte al panico", ha detto Luciano Burchietti, presidente dell’associazione dei vigili del fuoco che offre percorsi educativi per la prevenzione dei rischi. CasaSicura è un progetto unico in Italia. Già ieri durante l’inaugurazione, alla presenza del prefetto Angelo Ciuni, un piccolo gruppo di bambini del centro estivo "Melosummer" di Casalguidi ha potuto sperimentare il funzionamento della stanza attrezzata, dove suoni e voci registrate insieme al movimento ondulatorio rendono in modo realistico la situazione di emergenza.

"Il terremoto, come l’alluvione, mette in crisi le infrastrutture del paese, tra cui le scuole - ha dichiarato il comandante dei vigili del fuoco Geremia Coppola - La paura complica le operazioni di soccorso. Per questo è importante educare i ragazzi a mettere in pratica le modalità corrette di evacuazione, anche attraverso la dimensione ludica come in questo caso".

Il progetto è nato più di un anno fa e ne è stata affidata la cura e realizzazione agli studenti del Pacinotti. "Ci è stato chiesto di inserire sotto il pavimento un meccanismo che riproducesse le frequenze e le oscillazioni tipiche del sisma - ha spiegato il professor Massimo Capperi, che insieme al collega Luca Traversari ha curato gli aspetti didattici oltre che tecnici - quindi con i ragazzi della terza Apt e l’aiuto dei nostri tecnici di laboratorio Massimo Livi, Luigi Capo e Giovanni Sasso abbiamo alternato l’attività a scuola con quella sul posto".

"Queste occasioni in cui si chiede la collaborazione della scuola sono preziose per i nostri ragazzi - ha detto la dirigente scolastica del Pacinotti, Anna Maria Corretti - perché li mettono a diretto contatto con le attività pratiche e il problem solving. In questo modo l’apprendimento ne beneficia e la scuola è più vicina al mondo reale». Anche l’assessore Elena Becheri ha commentato positivamente l’iniziativa: «L’asse che si è creata tra scuola e cultura della prevenzione sta portando in questo modo un doppio vantaggio, sia educativo che didattico".