Se la casa è un miraggio "Boom di richieste d’aiuto"

Allo sportello per l’emergenza abitativa hanno bussato centinaia di persone. Tra i nuovi ’poveri’ ci sono anche tanti pistoiesi e genitori single con figlio. .

Se la casa è un miraggio  "Boom di richieste d’aiuto"

Se la casa è un miraggio "Boom di richieste d’aiuto"

Qualcosa come 185 nuclei familiari incontrati in un poco più di un anno, per 81 domande ufficialmente presentate più altre (22) in corso di presentazione. Non sono solo i ’fragili’ i protagonisti loro malgrado dell’emergenza abitativa: perché a rischio casa ci sono anche tutti quei soggetti riferibili alla cosiddetta ‘zona grigia’ e cioè non i ‘poveri’ formalmente intesi, ma coloro che per tutta una serie di fattori non percepiscono abbastanza reddito da riuscire a garantire per sé (e per la propria famiglia laddove presente) una certa solidità abitativa. I numeri, che come sempre riferiscono purtroppo solo del sommerso, arrivano dallo Sportello Casa, progetto messo in campo dal Comune di Pistoia con il Consorzio Fabrica, gli Istituti Raggruppati e la Fondazione Caript, proprio a sostegno di questa fascia di popolazione, chiamato in causa durante un convegno su “L’abitare sociale“ tenutosi ieri a Palazzo de’ Rossi a cura dell’assessorato alle politiche di inclusione sociale. A moderare il dibattito la dirigente del servizio Politiche di inclusione sociale del Comune di Pistoia Chiara Pierotti.

"L’impianto del progetto – ha riferito Federico Pagliai – si incardina su quattro punti, dal contributo agli inquilini da quattro a otto mensilità del canone agli incentivi ai proprietari, una tantum fino a 1.500 euro per contratto stipulato, con un fondo di garanzia fino a dodici mensilità di canone e una fase di tutoraggio. Da quando il progetto ha preso il via e cioè da marzo 2022 siamo riusciti a stipulare dodici contratti d’affitto, con 13.500 euro di erogazioni ai proprietari e 39mila agli inquilini. Il 70% dei nuclei familiari che si sono presentati allo Sportello è costituito da italiani mentre l’11%, fenomeno nuovo, è invece rappresentato dal genitore single con figlio". Parole chiave nel tentativo di rispondere all’emergenza sono ancora una volta ‘rete’ sul territorio e ‘collaborazione’ che è proprio ciò che lo Sportello Casa (attualmente prorogato fino al 7 marzo 2024) si propone assieme anche a un suo consimile, “A forma di casa“, gestito dalla cooperativa Intrecci assieme alla Fondazione Caript. "Questo progetto – ha introdotto per Intrecci Daniel Martini – rappresenta un sistema per la transizione abitativa che individua i soggetti beneficiari a partire da segnalazioni incrociate tra Sds, Caritas e servizi sociali comunali. Si comincia con colloqui e incontri, arrivando a metter giù un progetto personalizzato che porterà a una coabitazione e poi alle cosiddette case volano. Ce ne sono quattro sul nostro territorio per un totale di 17 posti. Nell’ambito di questo progetto abbiamo inoltre condotto un’indagine rivolta alle agenzie immobiliari del territorio. Delle 67 interpellate, 14 hanno risposto: emergono aspetti significativi come la difficoltà dei proprietari di immobili ad affittare a soggetti con problemi psichiatrici, a inquilini di nazionalità rom o sinti".

linda meoni