LINDA MEONI
Cronaca

Magie in Santa Caterina. Un’ora di leggerezza per cinquanta detenuti. Incantati da "Zazza"

Momento voluto dalla direttrice della casa circondariale Stefanelli "Un’iniziativa nata in modo spontaneo con un risultato interessante".

Il mago Nicola Lazzerini durante lo spettacolo in carcere (Acerboni/FotoCastellani)

Il mago Nicola Lazzerini durante lo spettacolo in carcere (Acerboni/FotoCastellani)

È "solo" magia? È, semmai, un pezzo di quella strada che porta alla "rieducazione", all’"umanità" che la stessa nostra Costituzione garantisce anche a coloro che si trovino a scontare una pena dentro a un carcere. E la magia, nella casa circondariale di Santa Caterina in Brana di Pistoia, si è compiuta, un paio di pomeriggi fa, nelle parole e nei gesti di Nicola Lazzerini, alias il mago Zazza, ospite eccezionale venuto dall’esterno per regalare un’ora di leggerezza a un gruppo di cinquanta detenuti. Un pomeriggio diverso, che ha restituito meraviglia e colore a partire da quelle che sono le specialità del Mago Zazza, il prestigiatore col pallino del cubo di Rubik. Carte, bacchette, palloncini, il cubo appunto: ognuna di queste cose è uscita dalla valigia di Zazza generando autentico stupore e incredulità nel pubblico. In gara per il prossimo Campionato Mondiale di Magia di Torino, che si disputerà in estate, il che potrà forse far immaginare il talento di questo giovane prestigiatore, Zazza ha coinvolto i detenuti strappando loro molto più di un sorriso e lasciandoli letteralmente incollati alle sedie per tutta la durata dello spettacolo.

Non nuovo a questo tipo di pubblico – il mago infatti si era già esibito tra le mura della casa circondariale San Giorgio di Lucca –, Zazza è arrivato a Pistoia grazie alla condivisione di intenti e obiettivi espressa dalla direttrice della casa circondariale della città, Loredana Stefanelli, e da Sebastiano Sorrentino, volontario oltre che presidente di Amira (Associazione Maitre Italiani Ristoranti e Alberghi), che per primo aveva portato questa esperienza in un contesto così particolare.

Alla rappresentazione erano presenti, oltre alla direttrice Stefanelli e a Sorrentino, la funzionaria giuridico-pedagogica interna al carcere di Pistoia Gloria Sardisco, e il comandante Dirigente Aggiunto Antonio Giardino, i quali si sono lasciati volentieri coinvolgere nei giochi di magia azzerando per un attimo ruoli e competenze, tutti parte dello stesso pubblico.

"L’iniziativa – spiega la direttrice – è nata in modo del tutto spontaneo, coltivando i rapporti con Sebastiano Sorrentino e conoscendo la bontà delle sue proposte. Avendo avuto notizia di un’iniziativa gemella portata nel carcere di Lucca abbiamo deciso di replicarla a Pistoia. Con un risultato, posso dirlo con ancora più convinzione adesso a caldo, davvero interessante: abbiamo offerto un pomeriggio diverso e siamo riusciti, grazie al talento del nostro ospite, a catturare l’attenzione e l’interesse dei detenuti".

Non è questa la prima iniziativa che la direzione appronta guardando a quella "rieducazione" e "umanità" di cui parlavamo, profondendo continuo impegno nelle iniziative trattamentali a favore dei detenuti. Nel tempo infatti ne sono susseguite molte, ultima delle quali quella che ha consentito di realizzare all’interno del Santa Caterina una serie di murales che parlassero alla popolazione detenuta non di grigiore e tristezza, ma che potessero restituire speranza e bellezza in un luogo tradizionalmente associato a un’idea di sconfitta.

linda meoni