Scuola, i contagi volano e c’è il nodo trasporti

Oltre mille in quarantena. In testa Fedi-Fermi e De Franceschi-Pacinotti. I dirigenti: "Bus a singhiozzo". Il provveditore: "Aiuto dalle famiglie"

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Si è svolta ieri in videoconferenza la riunione con tutti i dirigenti scolastici di Pistoia e la responsabile dell’Ufficio scolastico provinciale, Susanna Pizzuti (nella foto), insieme con i referenti dell’Asl incaricati di gestire la situazione delle scuole. I contagi da Covid, con il tracciamento dei contatti tra gli studenti e le necessarie quarantene stanno mettendo a dura prova il lavoro di tutti i dipendenti della scuola.

"In questa situazione - ha chiarito il provveditore Pizzuti – è già tanto che le scuole riescano ad aprire i cancelli tutte le mattine". Fino a lunedì, il numero degli studenti in quarantena negli istituti pistoiesi sfiorava i 1.300, ma già ieri i numeri erano aumentati.

Nell’istituto tecnico tecnologico Fedi Fermi, sono 121 gli studenti contagiati su una popolazione di oltre 1.300 iscritti.

"Il problema e le difficoltà sono soprattutto organizzative – spiega il dirigente, Graziano Magrini (nella foto) – cioè di gestire le comunicazioni con le famiglie, con l’Asl e pianificare giorno per giorno il lavoro. Ci sono classi in dad, cioè che seguono le lezioni da casa, classi in presenza e altre con la didattica mista, dunque che seguono in parte a casa e in parte a scuola. Attualmente, noi abbiamo 5 classi in quarantena su 60, sui due plessi. Numeri in linea con la nostra popolazione scolastica, ma che devono essere continuamente aggiornati. Altre dieci classi seguono la didattica mista, perché hanno avuto almeno due casi. Come dirigente, ho riunioni continue e contati con i miei quattro referenti Covid, insegnanti che sono incaricati di gestire l’emergenza, con compiti di comunicazione e organizzazione delle presenze. Ogni giorno facciamo il punto della situazione alla mattina e a fine lezioni".

Altra questione spinosa sono i rapporti con le famiglie. "La scuola – spiega il preside Magrini – può anticipare le comunicazioni alle famiglie, sui casi di positività segnalati, per organizzare le presenze degli studenti nelle classi. Dobbiamo chiedere tolleranza a tutti, perché i nostri compiti non sono semplici, abbiamo il dovere di applicare le regole, perché siamo responsabili della sicurezza dei ragazzi".

Intanto i numeri crescono di ora in ora. Basti pensare che nel De Franceschi-Pacinotti, in due giorni il numero degli studenti in quarantena è passato da 70 a 100, dopo che sono emersi altri cinque ragazzi positivi, appartenenti a classi diverse. Un problema in più è quello dei trasporti. "Per noi è l’ostacolo numero uno – spiega la preside Concetta Saviello – Ogni giorno sono costretta a firmare permessi per giustificare ritardi o uscite anticipate di studenti che vengono dai paesi della Montagna. Molte corse dei pullman sono state cancellate e i ragazzi non riescono ad arrivare in orario a scuola. Ho contattato Autolinee Toscane – chiarisce la dirigente – e mi hanno fatto presente che le modifiche agli orari delle corse dipendono dalle assenze del personale, che si trova a casa perché contagiato o in quarantena".

La mole di lavoro maggiore ricade sui dirigenti scolastici, che sono chiamati a gestire un’organizzazione che varia quotidianamente, come spiega la stessa dirigente dell’ufficio scolastico provinciale, Susanna Pizzuti.

"I presidi lavorano dalle 7 del mattino tutti i giorni, inclusa la domenica – chiarisce – perché l’emergenza è in continua evoluzione. C’è poi da gestire tutti i passaggi della comunicazione, che parte dall’Asl, competente per il tracciamento e l’indicazione delle quarantene. Chiediamo alle famiglie la massima collaborazione, necessaria per permettere che il servizio possa andare avanti, anche in questa fase così delicata. I numeri del contagio parlano chiaro: i dirigenti scolastici sono chiamati ad aggiornare la mappa ogni venerdì, ma già il lunedì i conti devono essere rivisti".

Martina Vacca