Scoppia lo scontro politico sulla discarica del Cassero "No ad aumentare i rifiuti"

La denuncia del Pd: "È un ampliamento". Ma il sindaco Lunardi chiarisce: "È un ricalcolo dei volumi già autorizzati al gestore. La decisione alla Regione".

Scoppia lo scontro politico  sulla discarica del Cassero  "No ad aumentare i rifiuti"

Scoppia lo scontro politico sulla discarica del Cassero "No ad aumentare i rifiuti"

La discarica del Cassero al centro di un scontro politico. La vicenda viene sollevata dal segretario del Pd di Serravalle, Riccardo Vannacci, che ha diffuso ieri un documento nel quale si parla di una "ottimizzazione dei volumi" della discarica. Il Pd chiede chiarimenti all’amministrazione per capire se si tratti davvero di un progetto di ampliamento.

"Herambiente S.p.a., la società che attualmente gestisce la discarica – scrive nel comunicato il Pd –, il 14 febbraio ha presentato alla Regione Toscana, competente in materia, domanda di “Ottimizzazione volumetrica: aggiornamento della capacità della discarica a parità di profilo morfologico“. Ma che vuol dire? Nessuno, in questi 90 giorni, si è sentito in dovere di informare i cittadini. Leggendo la comunicazione della Regione pubblicata il 26 aprile, si capisce che la discarica è stata a suo tempo autorizzata per 3 milioni e diecimila metri cubi e che invece, secondo i rilievi fatti dai gestori, ci si possono smaltire circa 382.500 metri cubi in più senza fare modifiche alla morfologia del fondo discarica autorizzato. Come si può aumentare il volume senza modificare la morfologia? Se l’istanza di Herambiente fosse corretta e venisse accolta, questo comporterà il prolungamento della vita della discarica per un periodo stimato pari a circa quattro anni, il che significa che, con l’attuale andamento dell’ afflusso giornaliero di rifiuti, i conferimenti finiranno nel 2033. Il Partito Democratico di Serravalle ritiene inaccettabile la mancanza di trasparenza e il fatto che sul sito web del Comune non siano reperibili né l’ autorizzazione integrata ambientale né la convenzione che regola i rapporti tra Comune e gestori e presenterà un “ordine del giorno” da sottoporre al consiglio comunale, con la proposta di approvare una delibera, da inviare alla Regione e al Ministero dell’Ambiente, che esprima la volontà del Comune di chiudere definitivamente la discarica quando il volume previsto dal progetto autorizzato nel 2017 sarà esaurito".

"Una inutile strumentalizzazione", la definisce invece il sindaco Piero Lunardi. "Non c’è in ballo nessun progetto di ampliamento della discarica, piuttosto semplicemente una revisione della capacità autorizzata all’inzio. Questa richiesta nasce da un ricalcolo dei volumi che sono stati stimati inizialmente dal gestore, quando venne richiesta e concessa l’autorizzazione ambientale. Negli anni, in pratica, l’altezza dei volumi è diminuita, e ora si chiede una verifica per riportarli alla capacità inizialmente autorizzata".

"Il consiglio comunale – ribadisce il sindaco Lunardi – ha votato ’no’ all’ampliamento della discarica. E in ogni caso, ora la parola passa alla Regione, che dovrà dare l’autorizzazione. Il gestore dovrà fornire la documentazione e la Regione potrà chiedere ulteriori verifiche".