REDAZIONE PISTOIA

Scoppia la bagarre sulla funivia Pd locale contrario, Regione stizzita

Nuove polemiche, questa volta tutte "interne", sull’impianto di collegamento Doganaccia-Corno alle Scale

La sensazione è quella di trovarsi di fronte ad un tutti contro tutti sulla nostra montagna per quel che concerne infrastrutture che dovranno servire a rendere più attrattivo l’Appennino. Da un lato ci sono i quindici milioni e spiccioli per il collegamento Doganaccia-Corno alle Scale con una nuova funivia che, fin da subito, ha destato perplessità, smosso parecchio movimento contrario ma che la Regione Toscana vuole portare in fondo: peccato che, adesso, di traverso si sia messo il Partito Democratico (ovvero la stessa parte politica della maggioranza regionale) che strizza quasi l’occhio alla richiesta del comune di Abetone Cutigliano e del consigliere regionale Diego Petrucci (Fdi), che invece spinge per aprire la strada ad un collegamento fra Abetone e Cimone. "Abbiamo visto le recenti prese di posizioni degli amministratori di Abetone Cutigliano – spiegano dalla segreteria del Pd di San Marcello – prendiamo atto che nemmeno si rammenta il progetto fra Doganaccia e Corno. Le volontà espresse da questi amministratori richiedono di non perdere ulteriore tempo e di assumere rapide decisioni. Proponiamo che i 15 milioni di euro destinati alla funivia siano subito destinati, per la quota del Governo, agli impianti ritenuti necessari dal Comune di Abetone Cutigliano e, per la quota della Regione Toscana, al recupero della Casetta Pulledrari, del Villone, strutture di proprietà regionale. Nonché altri interventi a San Marcello Piteglio per creare nuovo turismo tutto l’anno basato su risorse naturali, storiche, artistiche e sportive".

Una presa di posizione che ha scatenato la reazione della Regione stessa, per bocca del governatore Eugenio Giani – che, fra l’altro, ieri era proprio a Pistoia per presentare il bilancio di metà mandato – e dell’assessore al turismo Leonardo Marras. "La funivia Doganaccia-Corno – dicono Giani e Marras – è uno degli interventi finanziati dall’accordo di programma del 2017 ed è l’unico impianto che permetterebbe finalmente di collegare i due versanti dell’appennino tosco-emiliano. Le risorse, circa 5 milioni di contributo statale (sui 10 inizialmente previsti), non sono sufficienti, perché il progetto, condiviso anche con la soprintendenza, costa quasi 16 milioni. Le perplessità sollevate in questi giorni sul territorio sono comprensibili, ma tutto rientra in un quadro strategico generale che condividiamo e su cui vale la pena andare avanti, convinti che in questo momento la montagna pistoiese può cogliere delle opportunità storiche, pensando ad un allargamento dell’offerta che segue i cambiamenti climatici". Una posizione, quella del Pd di San Marcello, che non ha lasciato indifferente lo stesso Eugenio Giani, stuzzicato nella sua visita pistoiese, il quale non le ha certo mandate a dire. "Se il progetto verrà attuato, le risorse verranno spese – commenta il presidente della Regione Toscana – altrimenti lo stato se le riprenderà: fra le cose che potevo scegliere in Toscana, ho scelto quel progetto. Ma se questo verrà bloccato, accadrà per veti di carattere locale e, pertanto, sui libri di storia rimarrà che un investimento del genere non si è voluto in loco. E’ il momento che ognuno si prenda le proprie responsabilità".

red.pt