
La struttura sarà completamente restaurata per un intervento di dieci milioni
Si è sbloccata, dopo il consiglio comunale di venerdì 25 luglio, la situazione di stallo che si era venuta a creare attorno al Mefit. Il finanziamento di 10milioni del Pnrr era fermo ai blocchi di partenza: il fondo, necessario per gli interventi di restauro sulla struttura, è a rendicontazione, su tre step. Per effettuare il primo era necessario che l’amministrazione dell’azienda speciale reperisse i 4milioni di euro necessari, che poi sarebbero rientrati attraverso il Pnrr, permettendo di effettuare il secondo dei lotti di lavori. Il Monte dei Paschi di Siena ha messo a disposizione 4milioni di euro, chiedendo, però, in cambio una fidejussione in garanzia di due milioni e mezzo. Questo l’ultimo punto all’ordine del giorno del consiglio comunale, votato all’unanimità da tutti i presenti; risultavano assenti due consiglieri di maggioranza, Suverato e Pezzi, oltre a Spelletti e Vassallo. Grazie alla garanzia prestata dal Comune di Pescia, arrivano finalmente i 4milioni di euro, di cui 1.5 come credito revolving, che permetteranno l’inizio dell’intervento.
"La nostra amministrazione comunale ha compiuto, con l’amministratore unico Cristiano Battaglini, un lavoro complesso, lungo, difficile per le varie questioni burocratiche che dovevano essere regolarizzate- spiega il vice sindaco Luca Tridente, che ha seguito da vicino la questione -anche perché trovare garanzie per somme così importanti con un bilancio come quello del Comune di Pescia non è per niente semplice. È stato possibile solo grazie all’opera di risanamento che abbiamo portato avanti dal nostro insediamento. Il progetto del Mefit finanziato con fondi Pnrr rappresenta un’importante opportunità per poter finalmente rendere a norma il mercato dei fiori- prosegue –. Il lavoro svolto in questi mesi è stato silenzioso. Sarebbero da ricordare le tante dichiarazioni che in questi mesi si sono lette sulla stampa, ma non è questo il momento perché quando si ha l’onore di amministrare una città, la soddisfazione per un risultato storico e insperato all’inizio come questo, supera di gran lunga la delusione personale di certi atteggiamenti, che non sono certamente collaborativi. Adesso dobbiamo lavorare per spendere i 10 milioni- conclude -la multifunzionalità della struttura dovrà diventare il volano di rilancio della città".
Emanuele Cutsodontis