San Salvatore riapre alla città e ai bambini

L’antica chiesetta di via Tomba di Catilina era chiusa da duecento anni. Grazie a Pistoia Musei sarà un nuovo spazio espositivo

Due secoli, duecento anni che è chiusa. Un tempo lunghissimo oggi finalmente al capolinea. Si scrive la storia cittadina per San Salvatore, la ex chiesetta di via Tomba di Catilina, un piccolo gioiello sconosciuto ai più, che quasi si mimetizza tra le architetture circostanti e che oggi grazie al sapiente (e assai paziente) recupero condotto da Pistoia Musei, ente strumentale della Fondazione Caript, d’intesa con il Capitolo della Cattedrale che ne è proprietaria, torna fruibile. Il "giorno zero" della nuova vita di San Salvatore riconvertito a spazio espositivo, il quarto a gestione Pistoia Musei, sarà sabato 24 settembre, ore 16, in un appuntamento rivolto alla città tutta. "Sarà vera e propria sede espositiva – spiega la direttrice di Pistoia Musei, Monica Preti –, portando un po’ a compimento il sistema museale dell’ente. San Salvatore appare cruciale all’interno di questo sistema, perché ben racconta la parte antica della città di Pistoia. Il pubblico potrà nuovamente apprezzare l’edificio ristrutturato in maniera estremamente rispettosa del sito, si potranno ammirare le architetture di quell’unica navata, le scoperte già trapelate di affreschi, di reperti sotterranei. Insomma, i visitatori potranno cogliere in maniera nuova e inedita le testimonianze di questa importante chiesa del X secolo". Un luogo antico che però parlerà una lingua contemporanea, così come è nella volontà di Pistoia Musei che ha accolto la scelta museografica di Claudio Rosati. "San Salvatore – prosegue Preti – sarà un luogo ‘parlante’ grazie all’uso di nuove tecnologie. Ci saranno due avatar che compariranno a raccontare con voce di attori la storia della chiesa, degli scavi, di ciò che è stato trovato nelle fondamenta della chiesa, resti della prima mura di cinta della città e anche dell’insediamento romano. C’è poi anche il racconto di quanto rivenuto nel sagrato della chiesa, un vero e proprio cimitero, individuato dopo il ritrovamento di diversi resti di persone che hanno vissuto a Pistoia attraverso i secoli. Oggi riveliamo tutto questo al pubblico". Un grande spazio lo occuperanno le attività per bambini e per le scuole che nelle intenzioni di Preti potranno sfruttare l’edificio anche come sede didattica: "Sarà presente una sezione dedicata ai giochi antichi da lasciar provare ai bambini e vorremmo che nei periodi di chiusura del museo questo spazio diventasse vera e propria aula per le lezioni dedicate alla storia, alla civiltà, all’arte".

E mentre stanno per andare in archivio le due mostre in corso, Pistoletto e Bigongiari, ci si prepara ai prossimi eventi: "Il 9 novembre apre la mostra tributo a Mauro Bolognini per il centenario dalla nascita, mentre il 15 ottobre inauguriamo la prima edizione del programma ‘In visita’: partiamo con la collaborazione con la Fondazione Fausto Melotti di Milano, ospitando due sue sculture in ceramica, due Kore, che entreranno in dialogo con la Pomona di Marini. Avremo come curatrice Eva Fabbris. E parleremo di Giuliano Gori, di cui Melotti fu grande amico, e della collezione di Celle".

linda meoni