San Martino torna a splendere. Restaurati gli antichi affreschi della parrocchia di Fognano

Risalgono al Settecento, sono stati scoperti e riportati alla luce grazie ai lavori eseguiti da Simone Vettori su progetto dell’architetto Claudio Innocenti. Finanziati da una donazione.

Sono stati scoperti, e riportati all’antico splendore, gli affreschi settecenteschi della chiesa di San Martino di Fognano grazie a un sapiente restauro, da poco concluso, promosso dalla Parrocchia di Fognano e Tobbiana eseguito da Simone Vettori, della ditta Iconos Restauri, su progetto dell’architetto Claudio Innocenti. I lavori, finanziati grazie a una donazione e durati tre anni, sono stati compiuti con l’accordo e la supervisione della Soprintendenza di Firenze. L’inaugurazione si terrà sabato 30 settembre, alle ore 17. L’intervento ha consentito di portare alla luce e valorizzare gli affreschi del Settecento pur salvaguardando i decori risalenti all’Ottocento. Il risultato finale del restauro è assai pregevole proprio perché ricostruisce la storia architettonica di una chiesa che contiene tesori artistici di notevole rilievo. La qualità e l’estensione dei decori fa ipotizzare che siano opera di artisti di primo piano che lavoravano in questa zona nel XVIII secolo. "Prima di procedere al restauro – spiega l’architetto Claudio Innocenti (in foto insieme a Simone Vettori) –, è stata compiuta una campagna di saggi durata per circa un anno e nei limiti del possibile abbiamo cercato di riportare alla luce la parte settecentesca della navata".

Grazie alle scelte, sempre molto ponderate, attuate d’intesa con la Soprintendenza, l’opera di restauro ha potuto procedere seguendo il filo della salvaguardia e della visibilità dei diversi momenti della vicenda artistica della chiesa. Ora si possono apprezzare gli interventi compiuti nelle diverse epoche e l’effetto complessivo rimane comunque estremamente armonico. Gli affreschi colo ocra del settecento formavano una sorta di grande tenda a drappeggio che ornava la volta della navata. Quei drappi, finora invisibili, vanno ora a coniugarsi con il verde lorenese presente nelle pareti della chiesa. Il restauro non ha riguardato solo l’aspetto artistico, perché sono state eliminate anche una serie di infiltrazioni e, soprattutto, sono stati rifatti gli impianti elettrico e termico che ora sono del tutto conformi alle normative.

"Sono molto soddisfatto di questo restauro – dice il parroco Don Cristoforo Dabrowski – ha una grande importanza per la nostra comunità". Il restauro appena compiuto segue quello degli affreschi della cupola portati a termine qualche anno fa e ne precede un altro in programma, quello dell’antico organo, che sarà risistemato grazie adun finanziamento già ottenuto dalla Parrocchia da parte della Fondazione Caript e della Cei.

Giacomo Bini