Rivoluzione via Pratese, due nuove rotatorie

L’incubo incolonnamenti potrebbe finire grazie all’intervento in programma entro l’anno: così sparirà anche l’odioso semaforo

L’incrocio di Chiazzano fra la nuova Pratese e le altre arterie è motivo di grande caos

L’incrocio di Chiazzano fra la nuova Pratese e le altre arterie è motivo di grande caos

Pistoia, 1 febbraio 2023 -  È rimasto l’ultimo baluardo, se così si può chiamare, di una viabilità che oramai è decisamente superata per la mole di traffico che, in ogni ora del giorno, passa lungo la direttrice della SS719 Pistoia-Prato. Si tratta dell’incrocio di Chiazzano fra la "nuova Pratese" e le strade che poi portano verso la vecchia strada con quel semaforo maledetto da automobilisti e mezzi pesanti. Dopo una serie di incontri che oramai vanno avanti da anni, però, la soluzione sembra essere davvero a portata di mano.

Secondo quanto programmato da Anas, che si è presa la proprietà e la gestione della strada dopo gli anni in mano alla Provincia svuotata e dalla possibilità di interventi mirati e fondamentali per la funzionalità dell’arteria (basta vedere cosa succede con la Tangenziale Est in questi mesi), il 2023 dovrebbe essere l’anno giusto per arrivare alla realizzazione delle due rotatorie che andranno a snellire il traffico nella zona e creare – finalmente – un asse viario che non avrà più semafori dall’Abetone a Prato. Già, perché non sarà un solo intervento per togliere l’impianto presente all’incrocio con via di Chiazzano ma dovrà essere realizzata anche una ulteriore rotatoria, più piccola della prima, anche qualche centinaio di metri prima, venendo da Pistoia, all’intersezione SS719- via del Bollacchione.

Una «doppietta» , se così la possiamo chiamare, che prevede un investimento stimato di circa due milioni di euro per poter poi sistemare anche la viabilità di accesso, che invece sarà a carico del Comune. La novità di particolare rilievo, però, è determinata dalla possibilità che a compartecipare alla realizzazione delle rotatorie siano due realtà vivaistiche che hanno interesse a far sì che la viabilità migliori nella zona. Si tratta di Sciatti, che ha il proprio Garden a pochi metri dall’incrocio con via del Bollacchione, e di Giorgio Tesi Group che sta lavorando alacremente per la realizzazione del "Naturart Village" negli spazi che, un tempo, erano di Zelari e che vorrebbe aprire la nuova grande attrattiva entro la fine del 2023.

Ecco, pertanto, che gli interessi privati vanno ad intrecciarsi con quelli pubblici: una sinergia che potrebbe accelerare ulteriormente l’inizio del cantiere che andrebbe verosimilmente realizzato nei mesi più caldi dell’anno per evitare lungaggini ulteriori. Va ricordato, infine, che proprio su questa arteria Anas, pochi mesi dopo averne rilevato la gestione dalla Provincia, ha provveduto alla riasfaltatura del tratto fra Pistoia e Prato (coi lavori anche di notte) con un investimento di 3,3 milioni di euro e che ha consentito di migliorare, e non di poco, la qualità dei viaggi lungo questa direttrice. E ora sembra davvero arrivato il momento buono anche per eliminare l’ultimo "amico" degli incolonnamenti di auto.

Saverio Melegari