ANDREA NANNINI
Cronaca

Riapre la statale 66 a Borghetto. La frana aveva isolato una casa. Resta lo slalom tra i cantieri

I lavori hanno permesso di ripristinare il doppio senso di marcia sulla via per la montagna. L’intervento di Anas è durato cinque mesi. Restano gli altri a Campo Tizzoro e a Piazza.

I lavori hanno permesso di ripristinare il doppio senso di marcia sulla via per la montagna. L’intervento di Anas è durato cinque mesi. Restano gli altri a Campo Tizzoro e a Piazza.

I lavori hanno permesso di ripristinare il doppio senso di marcia sulla via per la montagna. L’intervento di Anas è durato cinque mesi. Restano gli altri a Campo Tizzoro e a Piazza.

È tornata finalmente transitabile in entrambe le direzioni, la Strada Statale 66 a Borghetto, dopo la rimozione del semaforo posto a regolare il traffico davanti al cantiere Anas, attivato per riparare la frana verificatasi 5 mesi or sono. Contemporaneamente tira un sospiro di sollievo la famiglia "sfrattata" dallo smottamento che aveva generato il crollo di un lungo tratto del muro a bordo strada del piccolo paese, a pochi chilometri dalla città. Per il crollo che sembra sia da attribuire in buona parte alle notevoli precipitazioni del periodo, fu subito chiaro che sarebbe stato difficile individuare la tempistica di ripristino e la famiglia che abita sopra l’ampio cedimento si è trovata vittima di una sorta di "arresti domiciliari metereologici", perché la casa era diventata raggiungibile solo a piedi e con tutti i problemi connessi; partendo dal rifornimento del gas fino aquello alimentare. L’unico percorso alternativo era attraverso il bosco, per raggiungere l’abitazione.

Finalmente dopo cinque mesi, che sono sembrati interminabili, ieri la famiglia è riuscita a rientrare a casa in automobile. Così il pensiero è corso a ringraziare gli ingegneri Liani e Ragno di Anas, e l’escavatorista Samuele il quale si è prodigato in un lavoro certosino per riportare la strada alle migliori condizioni possibili. Certo c’è ancora da fare, prima di tutto attendere la pioggia che permetta al terreno di riacquistare la necessaria compattezza, poi qualche aggiustamento ma, già il fatto di poter tornare a casa ha restituito un po’ di buonumore. Lo stesso vale per gli automobilisti che si sono trovati con un semaforo in meno da maledire, ma le interruzioni rimangono numerose, da San Marcello a Pistoia ieri se ne contavano tre, di cui la prima a Campo Tizzoro per un cantiere di posa della fibra ottica, mentre gli altri due s’incontravano a Piazza; nei giorni scorsi tra asfaltature (alcune non proprio urgenti), una contestata segnaletica a terra formata da una riga bianca ininterrotta fino a Pistoia, metano, fibra i cantieri aperti regolati da semaforo erano almeno sei.

Andrea Nannini