Covid: rianimazione al collasso, restano pochi letti

L’escalation di contagi non si ferma: il tasso provinciale è il più alto della Toscana. In terapia intensiva occupati 19 letti su 24

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Pistoia, 5 marzo 2021 - Le cifre dell’emergenza continuano a salire ed è allarme rosso in terapia intensiva dove, con diciannove persone assistite, siamo vicini alla massima capienza possibile, che è quella di ventiquattro posti letto che si ricavano rinunciando ad altre sale operatorie. Intanto il numero complessivo dei ricoveri è salito a 110, i nuovi contagi rilevati sono 157 e si contano due nuovi decessi. Quella del Covid-19 è una fotografia che cambia ogni giorno. Ora siamo nella fase dell’espansione, serbando vivo il ricordo di un anno fa e ricordando bene quanto fu lenta la fase di decrescita.  

Ma torniamo al quadro della situazione con i dati riferiti alla giornata di ieri. I tamponi processati dai laboratori dell’Asl Toscana centro sono stati 5.957 dai quali sono emersi 595 nuovi casi di positività, così suddivisi nell’area aggregata che comprende anche la nostra provincia: 309 a Firenze; 98 a Prato; 157 a Pistoia e 31 a Pisa. Vediamo quindi come sono distribuiti o nuovi casi monitorati a domicilio nei vari comuni del territorio provinciale, indicati di seguito in ordine decrescente e dove si notano balzi in avanti in zone che, per giorni si sono mantenute con pochi, pur costanti, casi: 33 a Pistoia; 17 a Lamporecchio; 14 a Monsummano; 13 a Quarrata; 10 a Chiesina Uzzanese; 9 a Montale; 9 a Montecatini; 9 a Pescia; 9 a Pieve a Nievole; 8 a Massa e Cozzile; 7 ad Agliana; 5 a Larciano; 4 a Ponte Buggianese; 2 a Marliana; 1 a Buggiano.  

Uno sguardo alle fasce d’età delle persone contagiate ed espresse in percentuale: 0-18 il 12,7 %; 19-34 il 12,7 %; 35-49 il 21,7 %; 50-64 il 22,9 %; 65-79 il 19,1 %. Gli ultraottantenni contagiati sono stati il 10,8 %. Il tasso di contagio giornaliero (per 100mila abitanti), della provincia di Pistoia è stato, anche ieri, il più alto della Toscana con 53.68, seguita da Massa con il 45.67 , Siena con il 41.17 e Prato con il 38.03. E ora la situazione ospedaliera. Fino a ieri pomeriggio al San Jacopo erano ricoverate in tutto 110 persone: 91 in isolamento in area covid e 19 in terapia intensiva. I nuovi ricoveri sono stati 11, a fronte di sole 3 dimissioni: una a casa e 2 alle cure intermedie. All’ospedale Santi Cosma e Damiano di Pescia sono stati aperti ieri 25 nuovi posti letto, tre dei quali di terapia intensiva. Due le persone che non ce l’hanno fatta: un uomo di Agliana del 1933 e una donna di Quarrata del 1931. Erano entrambi ricoverati al San Jacopo. "Una situazione che permane critica – è il consueto commento per noi della dottoressa Anna Maria Celesti ( nella foto in alto ), presidente della Società della salute – con contagi stabili e consistenti distribuiti su tutto il territorio, con una maggiore incidenza nei comuni meno popolosi. La pressione sull’ospedale per il momento non tende a diminuire, mentre si aprono ulteriori posti letto Covid e aumenta il numero di pazienti in terapia intensiva. Un quadro impegnativo non soltanto per le persone malate di Covid, ma anche per tutti gli altri malati, per i quali risulta difficile ora la presa in carico". La presidente conclude con un accorato appello, in attesa delle annunciate nuove risorse per acquisto e produzione interna di vaccini: "A coloro che sono sempre stati ligi alle regole dico stringete i denti e continuate a rispettarle rigidamente, a chi ha sottovalutato la situazione: siate anche voi partecipi e responsabili".  

l.a.